Quando al famoso comico , Carol Burnett , è stato chiesto cosa si prova durante il travaglio, disse: ” Prendete il vostro labbro inferiore , tiratelo sopra la parte superiore della testa , ed è quello il dolore del travaglio .
In genere , il travaglio inizia come crampi molto miti simili a crampi del ciclo.
Una cosa da tenere a mente è che il dolore non è costante . All’inizio il dolore è gestibile, dura pochi istanti, e le pause tra una contrazione e l’altra sono lunghe… in quei momenti scompare tutto il dolore. Poi, man mano che il travaglio avanza, le contrazioni durano sempre più a lungo e le pause sempre meno… Anche se il dolore continua ad aumentare con il procedere del travaglio, la donna non lo sente sempre più forte, ma ad un certo punto perde il contatto con il mondo che la circonda: ecco perché non si può paragonare un parto ad una colica renale: in questo secondo caso, infatti, non c’è nessun processo di analgesia naturale che viene messo in atto dal corpo umano. Il travaglio indotto con la somministrazione di ossitocina sintetica, invece, oltre a non attivare gli ormoni che proteggono dal dolore, inizia subito con contrazioni molto forti, che la mamma spesso non riesce a gestire, a differenza di quelle “naturali”.
Cosa si prova durante il travaglio?
Pubblicato il 27/03/2014 alle 15:29