Parto orgasmico: esiste davvero?

Si tratta di un fenomeno tanto insolito quanto possibile.

Avete mai sentito parlare di parto orgasmico? Non molti ne hanno sentito parlare. L’eccessiva medicalizzazione dell’assistenza alla maternità, soprattutto nei parti a basso rischio, ha sterilizzato l’esperienza della nascita, togliendo l’accesso a una gamma completa di comfort, supporto emotivo e, soprattutto, piacere. Senza un sistema che sostenga le donne e tutte le persone che partoriscono a rimanere nel loro potere di ascoltare il proprio corpo, a sentirsi sostenute e nutrite, onorate e rispettate, abbiamo di fatto creato un processo di parto più doloroso. Un processo che, a mio avviso, crea paura e dolore piuttosto che fiducia e piacere.

La scienza del parto orgasmico

Gli ormoni del parto sono simili a quelli della sessualità; hanno bisogno dello stesso ambiente per fluire ai massimi livelli come quando ci si masturba o si fa l’amore. Pensate di organizzare una serata sexy: come vorreste che fossero le luci? Il suono? Gli odori? Desiderate la privacy? Cosa vi aiuterebbe a sentirvi sicure?

Queste sono le stesse domande che dovreste porvi riguardo al vostro ambiente di nascita. Gli ormoni del parto e gli ormoni sessuali sono sensibili e timidi. Molte delle nostre pratiche ospedaliere standard disturbano invece di sostenere il flusso ormonale necessario per un travaglio e un parto dolci.

Le sensazioni e gli ormoni del parto

Le ostetriche sanno quanto siano sensibili le persone in travaglio ai suoni, agli odori, alle luci e alle parole che sentono. “Partorire un bambino richiede la stessa rinuncia al controllo che si ha nel sesso: abbandonarsi alle sensazioni travolgenti e farlo in un ambiente protettivo e di sostegno. Se solo più donne sapessero quanto può essere sexy un parto scientifico”, ha affermato un’ostetrica.

L’ossitocina, chiamata anche ormone dell’amore, raggiunge livelli massimi con l’orgasmo e picchi ancora più alti dopo il parto per prepararsi all’allattamento e al legame. L’ossitocina è spesso chiamata l’ormone delle coccole, l’ormone della calma e della connessione.

Il parto come parte della sessualità femminile

Il silenzio sul tema della nascita come parte della sessualità femminile è avvolto da tabù e vergogna. È tempo di rimuovere la vergogna e di parlare dell’ovvio: la nascita è sessuale. Il parto avviene negli organi di riproduzione considerati sessuali. Coinvolge la cervice, la vagina, le labbra e la vulva e tocca i nervi del complesso clitorideo. Il complesso clitorideo è costituito da 8.000 nervi destinati esclusivamente al piacere. Il bambino passa attraverso la vagina e sarà a contatto con questi nervi.

Nel 2018 Margaret Jowitt ha scritto un articolo in cui spiega il ruolo del clitoride nel travaglio. “In poche parole, il bambino fa la stimolazione dall’interno con la parte posteriore della testa quando ha percorso un tratto sufficiente del canale del parto. Stimolerà il corpo del clitoride attraverso l’uretra, dove il clitoride si divide per formare la crura. Questo è il leggendario punto G. Nelle giuste condizioni, il parto può essere orgasmico”.

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