Mal di pancia in gravidanza: cause e rimedi

Il mal di pancia in gravidanza è un disturbo che può trovare diverse cause, dai problemi intestinali alle contrazioni.

Il mal di pancia in gravidanza risulta un disturbo alquanto frequente. Infatti, nell’organismo della donna incinta interviene una miriade di cambiamenti di ogni tipo, in primo luogo ormonale. Questo può causare mal di pancia o vari disturbi che hanno poi questo dolore come risvolto ultimo. Esistono molti tipi di disturbi: alcuni risultano innocui e facilmente risolvibili, altri necessitano di un immediato intervento poiché potrebbero pregiudicare la salute della donna e del feto o comunque costituire un indice di anomalia. Non sempre è il caso di preoccuparsi, dunque. Proprio per questo, è importante imparare a riconoscere i diversi tipi di mal di pancia e individuarne le possibili ragioni per poter stabilire, con cognizione di causa, come è meglio procedere.

Quando comincia

Il mal di pancia in gravidanza, come detto, è molto comune per le donne che si trovano in questa situazione. Esso non comincia con l’ingrossarsi del ventre ma, al contrario, può riguardare qualsiasi periodo della gestazione, comprese le prime settimane. Il più delle volte si tratta di una reazione totalmente fisiologica e non allarmante ai mutamenti ormonali tipici del periodo. Questo discorso vale in particolare quando il dolore è passeggero. Se, al contrario, esso risulta continuo e persistente, sarà meglio contattare il proprio medico per assicurarsi che sia tutti in regola o, in caso contrario, intervenire tempestivamente. Pur potendo presentarsi in qualunque momento della gravidanza, comunque, il dolore può assumere forme diverse e risale a cause differenti a seconda dello stadio della gestazione nel quale ci si trova. Per questo è importante informarsi così da evitare di allarmarsi senza motivo e di essere invece in grado di intervenire efficacemente quando si presenta una sensazione anomala al ventre. Vediamo per quali ragioni il mal di pancia si presenta nei vari periodi.

Le cause

Come abbiamo detto, il mal di pancia in gravidanza non si concentra in un unico periodo della stessa. Tuttavia, da un trimestre all’altro possono variare anche significativamente le cause alla base di questo disturbo e, di conseguenza, anche la sua natura e i rimedi che possono essere applicati per risolverlo. All’inizio della gravidanza, già dalle prime settimane, è possibile avvertire alcuni sintomi. In particolare, i più frequenti consistono nelle nausee mattutine, avvertire circa dal 60% delle donne che hanno sperimentato la gravidanza, e il mal di pancia. Questo, durante questa fase, non risulta particolarmente intenso e si manifesta in modo molto simile ai crampi mestruali. Infatti, i dolori e i crampi al basso ventre vengono facilmente confusi con quelli tipici della sindrome premestruale da parte di chi normalmente ne soffre e, non essendosi ancora sottoposta al test, non sa di essere incinta. Come mai tali crampi si presentano in una fase così precoce della gestazione?

Come avviene il concepimento

Dopo l’avvenuto concepimento (l’incontro tra il gamete femminile e quello maschile, rispettivamente l’ovulo e lo spermatozoo), l’utero inizia subito a modificarsi e ad aumentare le proprie dimensioni per prepararsi alla gravidanza. Per questa ragione, l’irrorazione di sangue aumenta a sua volta. I vasi sanguigni, dunque, si dilatano, causando crampi e tensione al basso ventre.

Durante il secondo trimestre, potrebbe poi presentarsi un ulteriore disturbo che sfocia in mal di pancia in gravidanza. Si tratta del cosiddetto dolore del legamento rotondo. L’utero, infatti, inizia a dilatarsi sensibilmente per adattarsi alle nuove dimensioni del feto. I legamenti che sostengono l’utero, quindi, si allungano e, per questo motivo, è possibile avvertire crampi continui e localizzati nel basso addome. Il tipo di dolore non è immediatamente riconoscibile quindi, se nutrite dubbi sulla sua natura, chiedete il parere di un medico. In ogni caso, il dolore del legamento rotondo si manifesta normalmente quando si tossisce, dopo aver camminato a lungo, alzandosi da una posizione seduta o cambiando posizione di scatto.

A partire dalla trentasettesima settimana alcuni dolori potrebbero anche essere causati dalle contrazioni di Braxton Hicks. Queste, tuttavia, normalmente non risultano dolorose. Chiamate anche ‘finto travaglio’, proprio perché non segnalano l’inizio di quello vero, esse sono causate in gran parte dalla reazione dei muscoli dell’utero ai movimenti del nascituro al suo interno.

Infine, il mal di pancia che si presenta sullo scadere dalla gravidanza (ma, più in generale, durante il terzo trimestre) potrebbe anche corrispondere alle contrazioni da travaglio. Queste possono essere distinte da tutte le altre in virtù delle loro caratteristiche inconfondibili. Risultano infatti regolari, ritmiche, dolorose, di crescente frequenza e intensità. Inoltre, durante tutto l’arco della gravidanza, potrebbero presentarsi altri dolori alla pancia causati da specifici fattori: crampi durante l’orgasmo, pancia gonfia, diarrea o stitichezza.

Rimedi

Ma come porre rimedio al mal di pancia in gravidanza? Molte volte si tratta di fastidi passeggeri che non arrivano a sfociare in veri e propri dolori e di conseguenza non necessitano di una cura specifica. In altri casi, invece, pur non corrispondendo a una patologia, il dolore è fastidioso per la donna, che desidera porvi fine.

Qualora si tratti delle normali contrazioni occasionali di Braxton Hicks, o di quelle che si presentano anche in stadi più precoci della gestazione, non esiste un rimedio. Ciò è dovuto proprio alla natura sporadica dell’evento e al fatto che esso si presenta irregolarmente. Inoltre, si tratta di norma di contrazioni poco o per niente dolorose, dunque non creano problemi. Se la contrazione persiste in un punto solo, probabilmente si tratta di movimenti del feto, che ha puntato una parte del corpo contro le pareti dell’utero. In questo caso, potete facilmente risolvere massaggiando leggermente e delicatamente la parte interessata fino alla scomparsa della contrazione del muscolo in quel punto.

Relax

In altre circostanze, il mal di pancia in gravidanza è causato da problemi specifici che possono essere indipendenti dalla gestazione stessa ma molto spesso sono causati, o almeno accentuati, da essa. Innanzitutto, la pancia può risultare gonfia a causa dell’eccessivo gas addominale. Questa problematica ha natura ormonale: l’alta concentrazione di estrogeni, insieme al progesterone, gonfia l’addome e provoca la dilatazione dell’utero. Il gonfiore della pancia può essere anche causato da uno stato di stress o ansia, da un’alimentazione scorretta oppure dal fatto di mangiare troppo rapidamente. Dunque, in questo caso, potete tentare di porre rimedio a tali situazioni. Cercate di concedervi una dose sufficiente di riposo e di evitare le situazioni che possono crearvi ansia. Seguite un’alimentazione equilibrata, basandovi sulle indicazioni del medico, e mangiate piano masticando con attenzione.

Un’altra delle cause più comuni del mal di pancia in gravidanza, già enunciata nel precedente paragrafo, risiede nella stitichezza. Anche qui la causa può essere ormonale. L’apparato gastro-intestinale, infatti, è uno degli organi maggiormente interessati dalle modificazioni della gravidanza, che riguardano in misura differente tutte le parti dell’organismo. Gli ormoni rallentano la digestione e il fabbisogno idrico aumenta. Pertanto, il rimedio più immediato da tentare è quello di aumentare il consumo di acqua e adottare un regime alimentare ricco di fibre.

Fastidio dopo i pasti

Come abbiamo detto, molti cambiamenti ormonali intervenuti con la gravidanza riguardano proprio l’apparato gastro-intestinale. Per tale ragione, è frequente che il mal di pancia in gravidanza si manifesti dopo aver mangiato. In particolare, in queste circostanze si presenterà il caratteristico bruciore allo stomaco, conseguenza diretta della rallentata digestione. A causa di questa caratteristica della gestazione, infatti, gli elementi acidi ristagnano maggiormente a livello gastrico, provocando il bruciore. Come bisogna comportarsi in queste situazioni?

La mossa migliore è sempre quelle di chiedere consiglio a un medico, poiché non è mai possibile diagnosticare da sole il proprio male d esiste sempre il rischio di sbagliarsi. Tuttavia, è possibile adottare alcune misure che sicuramente non arrecheranno danno. Esse riguardano proprio la dieta da seguire. Abbiamo detto che la rallentata digestione tipica della gravidanza provoca bruciori di stomaco e stitichezza. Come favorire, quindi, una normale digestione?

Sport

Innanzitutto, occorre fare movimento fisico giornaliero. No deve trattarsi necessariamente di sport vero e proprio. Spesso è sufficiente passeggiare un po’ ogni giorno, senza affaticare eccessivamente schiena e gambe. Inoltre, è necessario bere molta acqua, in modo da ammorbidire le feci. Inoltre, soprattutto negli stadi più avanzati della gestazione, il fabbisogno idrico aumenta. Infine, scegliete una dieta ricca di fibre, che favoriscono la digestione e l’evacuazione. Mangiate molta frutta e verdura e riducete quegli alimenti che rischiano di aggravare la stitichezza.

Quando preoccuparsi

Ma quando il mal di pancia in gravidanza passa da fisiologico -o comunque risolvibile- ad allarmante? Se compaiono le lievi e sporadiche contrazioni ampiamente descritte nei paragrafi precedenti, non occorre preoccuparsi. Ciò che invece deve rappresentare un campanello d’allarme è la presenza di contrazioni tipiche da travaglio prima del tempo. Tali contrazioni si presentano regolari, sempre più ravvicinate, di intensità crescente e via via più dolorose. Se le avvertite entro la trentasettesima settimana, recatevi in ospedale. Inoltre, il mal di pancia può segnalare un disturbo più serio quando risulta persistente, acuto e accompagnato da perdite ematiche diverse da quelle da impianto. In questo caso, rivolgetevi immediatamente al vostro medico o ginecologo per comprendere le cause. Potrebbe trattarsi di aborto spontaneo, pre-eclampsia, infezione del tratto urinario, distacco della placenta, travaglio prematuro, gravidanza ectopica.

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