Cosa sono le perdite bianche e cosa indicano

Ogni donna deve affrontare le perdite bianche vaginali, un argomento imbarazzante. Ma c'è da preoccuparsi? Ecco tutti i casi di perdite nelle donne

Non basta il ciclo mestruale a noi donne, ogni mese. No. Ci dobbiamo aggiungere anche le varie perdite vaginali (marroni, bianche, rosse…) in qualsiasi periodo del mese e in qualsiasi periodo della nostra vita. Forza e coraggio, care donne, molto spesso queste perdite non portano a niente di serio perché sono delle normalissime risposte fisiologiche del nostro corpo ad alcuni cambiamenti (l’età, lo stress, l’inizio di una gravidanza). Altre volte, invece, potrebbero nascondere qualche patologia un po’ più seria, come delle brutte infezioni batteriche.

Insomma, come sempre, è giusto non creare mai troppo allarmismo ma è anche bene non sottovalutare mai il problema. Tenere sempre a portata di mano il numero del vostro ginecologo di fiducia perché chiedere, alla fine, non costa niente. Tra le perdite vaginali più comuni nelle donne, ci sono sicuramente quelle definite “bianche”: cosa sono esattamente e cosa indicano? Cerchiamo di individuare insieme le diverse tipologie di perdite per capire se è il caso di preoccuparsi oppure no. Ovviamente, questo non è un articolo non vuole sostituire nessun medico! Piuttosto cercare di darvi qualche informazione in più per schiarirvi le idee.

Perdite bianche

L’argomento può essere un po’ imbarazzante e spesso molte donne evitando di parlarne con il proprio medico proprio per evitare il disagio arrivando spesso ad auto-diagnosticarsi oppure a cercare soluzione fai-da-te attraverso il web. Niente di più sbagliato. Come già vi abbiamo detto, il 90% dei casi di perdite bianche vaginali sono una normalissima risposta fisiologica del vostro corpo al cambiamento: magari siete in ovulazione, e quindi il vostro corpo ve lo annuncia con delle piccole perdite; oppure siete incinta, e allora il cambio ormonale vi procurerà una maggiore secrezione vaginale che potrebbe durare anche tutti e nove i mesi; le perdite bianche potrebbero venire anche alle ragazzine in procinto del menarca.

In tutti questi casi, non c’è assolutamente da preoccuparsi. Altre volte però, se le perdite sono maleodoranti, persistenti oppure hanno una consistenza gelatinosa che non vi convince e sono accompagnate anche da altri sintomi (per esempio, il prurito) allora è il caso che vi rivolgiate al vostro ginecologo di fiducia perché molto probabilmente c’è un’infezione batterica in atto ed è bene porvi subito un rimedio per evitare che si trasformi in qualcosa di più serio.

Cosa sono

Vi abbiamo più volte detto che molto spesso, queste perdite vaginale bianche sono una normale risposta fisiologica del nostro corpo. Ma esattamente, cosa sono? Le perdite vaginali, sono secrezioni fisiologiche: le pareti vaginali e della cervice uterina contengono ghiandole che producono una piccola quantità di liquido per mantenere pulita la vagina, generalmente il fluido è chiaro, lattiginoso o trasparente, inodore.

Queste perdite, normalmente, indicano un elevato quantitativo di estrogeni, ecco perché nella maggior parte dei casi avviene proprio nel periodo di ovulazione della donna. Ma come sappiamo molto bene, ogni donna è a sé e quindi, come per le gravidanze, il parto, o il ciclo mestruale, anche con le perdite vaginale non si può mai parlare per tutte. Per esempio, la quantità e la durata delle perdite vaginali bianche, varia da donna a donna: per alcune sarà un fenomeno quotidiano, per altre invece sarà saltuario; c’è chi ricorrerà all’uso dello salvaslip perché molto abbondante, altre invece si accontenteranno del cambio slip una volta al giorno perché molto lievi.

Quando compaiono esattamente le perdite bianche? Come abbiamo accennato poco fa, spesso le donne notano queste perdite nel periodo dell’ovulazione. Ma potrebbe succedere, ad esempio, di avere delle secrezioni bianche e gelatinose. In particolare in caso di eccitazione sessuale oppure in momenti di vita particolarmente stressanti. Sono sempre i nostri ormoni a “gestire” la funzionalità della nostra sfera intima.

Cosa indicano

Date che molto volte non c’è da preoccuparsi, ma in alcuni casi sì, è meglio entrare più nello specifico. Così andiamo ad analizzare queste perdite bianche vaginali, capire quando si manifestano e perché?

  • Ciclo mestruale: perdite bianche, trasparenti e filamentose, chiare nella prima fase e più lattiginose dopo l’ovulazione, sono normalissime componenti del ciclo mestruale. E, con le variazioni ormonali che le varie fasi del ciclo comportano, possono variare per flusso, consistenza e odore. La maggior parte delle donne le registra soprattutto in concomitanza con l’ovulazione e ovviamente in fase di eccitamento sessuale.
  • Ovulazione: quando si ovula, le perdite diventano più abbondanti e dalla consistenza più acquosa e alcalina: il muco vaginale si modifica per facilitare l’eventuale passaggio degli spermatozoi e aumentarne le possibilità di sopravvivenza nel canale vaginale.
  • Gravidanza: il fenomeno si chiama leucorrea gravidica semplice e l’aumento delle secrezioni vaginali si deve all’incremento di produzione di vari ormoni. Contribuiscono a tener lontano dall’utero e dal feto batteri nocivi.
  • Menarca: anche le bambine in fase premestruale, fin da un anno prima della comparsa del menarca, possono presentare perdite vaginali bianche o giallognole.

In tutti questi casi, potete stare tranquille, perché le vostre perdite sono assolutamente normali. Ma se le perdite vaginali cominciano ad essere accompagnate da dolori, cattivo odore, prurito o altri sintomi? Allora significa che probabilmente il vostro corpo vi sta dicendo che qualcosa non sta andando per il verso giusto.

  • vaginosi batterica: le perdite sono bianche o grigiastre, schiumose e dall’odore sgradevole. Soprattutto emergono dopo i rapporti sessuali o in fase di igiene intima
  • clamidia: le perdite sono purulente e i rapporti sessuali provocano dolore
  • candida: perdite bianche “a ricotta”, sempre associate a prurito intimo, possono far sospettare un’infezione da candida.
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