Travaglio e parto: come alleviare il dolore delle doglie

I dolori del parto si manifestano tramite le contrazioni dell'utero. Ecco come riconoscerle, cosa fare e quali metodi utilizzare per alleviare i dolori delle doglie.

Se stai cercando informazioni su travaglio e parto e come alleviare il dolore, ecco spiegate tutte le fasi del parto e cosa succede durante ognuna di esse. Come molti ormai sanno il parto è diviso in 4 tempi che sono: prodromico, dilatante, espulsivo e secondamento.

Ognuno di questi tempi ha una propria durata, scopriamoli insieme. Il tempo prodromico è la fase iniziale, quella di preparazione durante la quale i tessuti si preparano al passaggio del bambino. La durata esatta non si conosce, può durare ore o giorni e non comporta necessariamente dei segnali visibili, ad eccezione di alcune lievi contrazioni. In questa fase il collo dell’utero si appiana, si accorcia e si assottiglia ed assume la forma simile a quella di un disco sottile.

La fase dilatante del parto segna l’inizio del travaglio ed è il momento in cui generalmente ci si reca in ospedale ed è caratterizzato da contrazioni abbastanza dolorose e regolari. Il travaglio vero e proprio si verifica quando le contrazioni si verificano ogni cinque minuti e durano dai 40 ai 60 secondi. In questa fase il collo dell’utero inizia a dilatarsi, fino a quando non raggiunge la dilatazione completa, pari a 10 cm. Il bambino inizia a scendere con la testa.

Nella fase espulsiva del parto il bambino nasce. Il bambino mentre scende lungo il canale del parto abbassa sempre di più la testolina verso il mento per farsi più piccolino e compie delle piccole rotazioni per passare nel bacino. Appena uscita la testolina, il bambino compie un’ultima rotazione e con l’aiuto della contrazione finale della mamma, libera le spalle ed esce fuori.

La fase finale del parto è la fase del secondamento, durante la quale il cordone ombelicale viene tagliato, solitamente dopo che ha smesso di pulsare e si aspetta l’espulsione della placenta, che avviene di regola dopo 15 minuti dal parto. Ma ora scopriamo meglio alcuni aspetti del parto, come contrazioni e dolore.

Come riconoscere le contrazioni

A poche settimane dal parto iniziano a manifestarsi le prime contrazioni, che però non sono da confondere con quelle vere e proprie del parto, in quanto sono le cosiddette contrazioni preparatorie. La sostanziale differenza tra le due riguarda durata ed intensità.

Le contrazioni preparatorie sono irregolari ed il loro dolore è simile a quello mestruale e non è necessario recarsi di corsa in ospedale. In fase di travaglio le contrazioni diventano regolari ed il loro dolore è in costante crescita, avvengono ogni 15/20 minuti all’inizio ed ogni 4/5 minuti in prossimità del parto vero e proprio. Le contrazioni vicine al parto durano 40/60 secondi ed il dolore è localizzato nella parte bassa dell’addome e della schiena.

Per chi proprio vuol essere sicura di riconoscere e distinguere i due tipi di contrazione ecco alcuni due stratagemmi che possono rivelarsi utili. In fase di contrazione o durante quella che si pensa possa essere una contrazione, ci si sdraia con le gambe piegate, se si riesce a spingere la punta delle dita nella pancia non è una contrazione, altrimenti si. Oppure, cronometro alla mano, si misura la durata della contrazione. L’utero non riesce a mantenere una contrazione più di un minuto, quindi se dura più di 50 secondi non è una contrazione.

Come alleviare il dolore delle doglie

Per chi ha scelto il parto naturale, il pensiero del dolore delle doglie è predominante e spesso causa di inutile stress. Sicuramente il parto naturale è una bella prova per una donna, ma è anche vero che poi con il bimbo in braccio, tutto si dimentica. Ma ci sono delle tecniche che alleviano i dolore delle doglie. Uno dei rimedi per alleviare il dolore delle doglie è il calore, che dilata i vasi sanguigni e favorisce il rilassamento, così le tensioni ed i muscoli si sciolgono e diminuisce la percezione del dolore. Quindi doccia calda e panni caldi sull’addome aiutano a contenere il dolore delle doglie e favoriscono il rilassamento.

Altro rimedio è muoversi o camminare liberamente. Molto spesso le ostetriche fanno rimanere la donna sdraiata sul letto, ma potersi muovere ed assumere le posizioni che più fanno stare meglio, sarebbe una cosa buona, che gli ospedali dovrebbero adottare all’unisono. Non solo perché il poter camminare rende il travaglio più sopportabile, ma anche perché il bambino, se la mamma è in piedi, scende meglio e più velocemente. Infine per affrontare meglio il dolore delle doglie è importante rilassarsi e per farlo si può ricorrere alla respirazione, ecco come respirare regolarmente.

Come respirare regolarmente

Una respirazione profonda e lenta, durante la quale si inspira con il naso e si espira con la bocca, è il metodo più istintivo usato dalla quasi mamma per rilassarsi durante la contrazione. Con l’inspirazione si fornisce ossigeno ai tessuti, mantiene la concentrazione e produce endorfine, ormoni che aiutano a tenere sotto controllo il dolore.

Sono diverse le tecniche di rilassamento da utilizzare poi in fase di travaglio e di parto, ma sarebbe bene rivolgersi ad uno specialista, fin dalle prime settimane di gestazione, così da imparare bene la tecnica esatta da mettere poi in pratica. Tanti infatti sono gli esercizi di visualizzazione e respirazione, alcuni permettono ad esempio alla donna di assentarsi con la mente e concentrasi solo sé stesse e non sul dolore, come ad esempio il concentrarsi solo sui muscoli e lasciar andare le altri parti del corpo ed individuare solo quelli contratti, così da concentrarsi solo su di essi per rilassarli.

Imparare a respirare con il diaframma è davvero molto utile, poiché essa è collegata ai muscoli pelvici e quindi aiuterà l’uscita della testa del bambino, perché con la respirazione si asseconderanno meglio i movimenti.

Dispositivi per alleviare il dolore

In questi ultimi anni sono stati progettati e messi sul mercato dei dispositivi per alleviare il dolore del travaglio o del parto. Grazie a questi dispositivi che controllano contrazioni, durata, frequenza e intensità, quando inizia il travaglio, l’ostetrica, colloca quattro elettrodi a piastra sulla schiena, due sotto la linea del seno e due sulla parte bassa della schiena. Questi dispositivi attraverso queste piastre trasmettono impulsi elettrici che attaccano il dolore in due modi. Stimolano sia il rilascio delle endorfine, gli ormoni anti-dolore propri del corpo, sia i nervi nella colonna vertebrale, per bloccare i segnali di dolore prima che raggiungano il cervello.

1. TensCare – MamaTens My Time – per alleviare I dolori del travaglio e durante il parto

Tens Care aiuta a rilassarsi ed a prepararsi per la nascita del bambino: dalla prima contrazione alla nascita, a casa o in ospedale. Aiuta inoltre ad alleviare i dolori del post parto quando l’utero si contrae dopo il parto e può gestire il disagio causato da una episiotomia, lacerazioni o dolori post operatori successivi al parto cesareo.

E’ inutile negarlo, il momento del travaglio e del parto, spaventa un pò tutte le future mamme, soprattutto chi si trova alla prima esperienza. Se si decide di partorire in maniera naturale, ci sono alcune tecniche si rilassamento che possono aiutare notevolmente ad alleviare il dolore delle doglie, l’importante è iniziare a respirare bene fin dalle prime settimane di gestazione, con l’aiuto di uno specialista.

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