Come diagnosticare il Diabete gestazionale

La diagnosi da diabete gestazionale è in aumento ogni anno, scopri quali sono le cause e cos'è la curva glicemica.

Questa condizione, come si può ben intuire dal nome, è tipica della gravidanza e in Italia, colpisce circa il 15% delle donne in dolce attesa, ogni anno.

Grazie alla possibilità di effettuare una diagnosi molto precoce, è possibile intervenire in tempo per evitare possibili problemi sia alla futura mamma che al feto. Il diabete gestazionale è una intolleranza al glucosio che inizia nel corso del secondo trimestre di gravidanza. Scopriamo insieme quali sono i fattori scatenanti, quali gli esami da eseguire e se ci sono delle categorie a rischio.

Curva glicemica in gravidanza

Il diabete in gravidanza è dovuto ad alcuni ormoni della placenta, che impediscono il normale funzionamento dell’insulina, una sostanza che viene prodotta dal pancreas e che ha il compito importantissimo di equilibrare gli zuccheri nel sangue. Se l’insulina non funziona bene, aumenta il tasso glicemico nel sangue e si sviluppa il diabete. Ma quali esami vengono effettuati in gravidanza per scoprire se si è sviluppato il diabete?

Si effettuano la glicemia e la curva glicemica per misurare i livelli di zucchero nel sangue e sono esami che vengono offerti gratuitamente dall’SSN, il Servizio Sanitario Nazionale, durante il primo trimestre di gravidanza. Un tempo veniva eseguita solo la minicurva glicemica, attraverso la quale si somministrava alla donna una soluzione composta da 50 gr di glucosio ed il controllo poi dei livelli di zucchero nel sangue dopo un’ora. Se i valori erano superiori al normale si eseguiva la curva glicemica con con la soluzione composta da 100 gr. Quest’ultima veniva eseguita direttamente anche se la futura mamma apparteneva ad una delle categorie a rischio, ovvero se aveva superato i 35 anni di età, se era obesa, se aveva avuto una gravidanza precedente con diabete gestazionale e in caso di familiarità con la malattia.

Curva glicemica valori

Tuttavia si era riscontrato come non venissero identificati tutti i tipi di diabete gestazionale, soprattutto quelle più precoci. Allora oggi si fa un controllo della glicemia attraverso l’analisi del sangue, se dall’esame risultano valori superiori a 92 mg, la diagnosi è subito di diabete gestazionale senza attendere di effettuare la minicurva cligemica.

Questo perché a digiuno la glicemia diminuisce e quindi se in queste condizioni il valore già supera il limite di 92 mg, vuol dire che qualcosa non va bene. In caso invece di valori inferiori, tra la 24a e la 28a settimana si deve effettuare la curva glicemica con la somministrazione del composto con 75 gr di glucosio. Questo test di screening consente di capire in maniera definitiva se la donna ha sviluppato o meno il diabete gestazionale.

Diabete gestazionale cause

Purtroppo il trend conferma che lo sviluppo del diabete in gravidanza è in costante aumento, non solo in Italia, ma un pò in tutto il mondo e questo è probabilmente dovuto all’aumento dell’obesità e a una notevole riduzione dell’attività fisica. Sia infatti le persone obese che quelle con scarsa o nulla attività fisica, fanno parte delle cosiddette categorie a rischio per lo sviluppo della malattia. Questi due fattori, uniti al fatto che in gravidanza la placenta da vita a degli ormoni che aumentano gli zuccheri nel sangue e se il pancreas non riesce a contrastare questa superiore quantità di zuccheri, con una quantità di insulina sufficiente, fanno sì che, ogni anno, si registrino parecchi casi di diabete gestazionale.

Ci sono dei segnali su cui porre attenzione e che possono essere un buon campanello di allarme per il diabete. Questi sono un aumento improvviso della sete, perdita di peso nonostante l’aumento della fame, cistiti e candidosi frequenti e disturbi della vista.

Diabete gestazionale rischi

Se il diabete viene scoperto in tempo, esso non rappresenta alcun particolare rischio né per la mamma, né per il feto, ma va comunque tenuto costantemente sotto controllo. Altrimenti potrebbe causare nella donna una ipertensione gravidica e anomalie sul funzionamento del fegato, con discrete possibilità di rimare diabetica anche dopo il parto.

Per quello che riguarda il feto, il rischio del diabete gestazionale è rappresentato dallo sviluppo della macrosomia fetale, che in parole povere vuol dire che il bambino cresce troppo e può arrivare al termine della gravidanza a pesare oltre i chili e richiedere quindi un parto tramite taglio cesareo.

Ma questa possibilità non comporta di per sé rischi particolari, il problema potrebbe insorgere nel momento in cui, il bambino aumentando troppo di peso, potrebbe nascere prematuro con conseguente insufficienza respiratoria per mancanza di maturazione polmonare. Il diabete se non trattato in maniera adeguata aumenta il rischio di sofferenza del feto, con conseguenze anche molto gravi, che possono portare alla morte endouterina.

Infine da grande il bambino ha più possibilità di diventare obeso o di sviluppare malattie metaboliche come ad esempio lo stesso diabete o la pressione alta. E’ quindi fondamentale che la mamma segua alla lettera la dieta che il medico nutrizionista avrà preparato su misura per lei, in base al suo peso ed ai valori della glicemia. Inoltre oltre alla dieta alla futura mamma verrà consigliato, salvo eventuali problemi, di svolgere una moderata attività fisica, utile per ridurre la concentrazione degli zuccheri nel sangue. Solo in questo modo è possibile tenere il diabete sotto controllo.

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