Quando, chi e come si programma un cesareo

Il taglio cesareo è una vera e propria operazione chirurgica. Ma è una scelta della futura mamma insieme al consiglio del ginecologo. La programmazione

Il cesareo è solo uno dei diversi tipi di parto che esistono. Il momento del parto è un momento magico e molto intenso per ogni donna, anche se si hanno nove mesi per prepararsi all’evento, spesso, è difficile sapere come si reagirà o se si sarà veramente preparate. E’ normalissimo, infatti, cominciare a sentire un po’ di ansia e anche paura proprio in prossimità della data presunta del parto. Sono queste le classiche domande che una futura mamma si pone poco prima della scadenza delle quaranta settimane.

Il parto, come funziona? Innanzitutto, come ben tutte sapete, ci sono due modalità per mettere al mondo il vostro bambino:

  • Il parto naturale
  • Il parto cesareo

La scelta tra i due tipi di parto è sempre difficile. E’ tuttavia doveroso dire che il parto cesareo viene effettuato solo in caso di problemi gravi per mamma e bambino. Per esempio:

  • La futura mamma soffre di gravi patologie che le impediscono di partorire naturalmente;
  • Il ginecologo ha evidenziato un ritardo di crescita intrauterina del bambino;
  • Il bambino è podalico;
  • La testa del bambino è più grande della dimensione del bacino della donna;
  • Sofferenza fetale;
  • In caso di presenza di placenta previa.

Quindi, come potete vedere, è sempre meglio preferire il parto naturale al cesareo. Se tuttavia la paura di partorire davvero vi paralizza, oppure il vostro ginecologo ha riscontrato uno di questi problemi al termine del vostro periodo di gravidanza, allora sappiate che il parto cesareo si può anche programmare.

Quando si può programmare

Spesso si parla di data presunta del parto, ovvero un giorno indicativo dato dal ginecologo (dopo aver consultato il regolo ostetrico) che vi da un’idea di quando prepararvi a conoscere finalmente il vostro bambino. Quella che viene data è una data indicativa, ovviamente, perché come sapete è difficile riconoscere con esattezza il momento del concepimento e quindi si fa un calcolo approssimativo dei dieci mesi lunari e voilà, ecco il giorno presunto di nascita. Ovviamente il vostro bambino potrebbe decidere di venire al mondo prima o dopo.

Diverso invece il discorso con un parto cesareo programmato: saprete con esattezza il giorno (e anche l’ora) in cui vedrete per la primissima volta il faccino del vostro piccolo. Il ginecologo solitamente programma il cesareo intorno alla 38esima settimana di gravidanza, periodo considerata ottimale perché il feto oramai ha completato il suo processo di crescita ed è già pronto per affrontare la vita esterna, ma anche perché è bene evitare che il travaglio possa partire da solo. Infatti, essendo il feto pronto dalla 38esima settimana, anche per un parto naturale, ogni momento è buono.

A chi spetta decidere

Be’, ovviamente, l’ultima parola spetta sempre al ginecologo, che valuterà la situazione e vi darà il consiglio giusto su come è meglio procedere. Una donna, per esempio, davvero terrorizzata all’idea di affrontare un parto naturale può parlare con il proprio medico curante per valutare se ci sono le condizioni adatte per programmare un cesareo, piuttosto che aspettare il decorso naturale della gravidanza.

Certo è che se, attraverso le visite di controllo e le ecografie, il vostro medico curante riscontra una o più patologie elencate a inizio articolo, allora sarà sicuramente lui in primis a parlarvi di taglio cesareo onde evitare – magari durante travaglio già avviato – di fare una corsa in sala operatoria per un cesareo d’urgenza. Ci teniamo a sottolineare, per tutte le future mamme che stanno valutando la cosa per una propria scelta personale, che comunque il cesareo deve essere considerato come una vera e propria operazione chirurgica e come tale avrà le sue conseguenze post operatorie.

Come avviene la pianificazione

Come detto, bisogna aspettare la 38esima settimana di gravidanza prima di programmare un taglio cesareo, perché è l’epoca in cui il feto ha già completato il suo periodo di crescita. Presumibilmente potrebbe essere anticipato solo di fronte a gravi patologie riscontrate nella futura mamma o di gravi sofferenze del feto. Come avviene la pianificazione? Vediamo quali sono i diversi step.

  • Dopo aver parlato con il ginecologo, vi verrà data una data e un orario preciso in cui presentarvi in ospedale, rigorosamente a digiuno.
  • Prima di entrare in sala parto, la futura mamma sarà visitata da ginecologo e ostetriche e verrà controllato attraverso un’ecografia e un monitoraggio anche lo stato di salute del bambino.
  • Dal personale ostetrico verrà effettuata sulla donna la tricotomia, ovvero la rasatura del pelo nella zona inguinale per una questione di igiene: si evitano infezioni e si rende più facile la rimozione del cerotto dopo l’operazione.
  • In alcuni casi verrà praticato anche un clistere.
  • Completati questi preparativi preliminari, la futura mamma sarà accompagnata in sala parto dove l’anestesista praticherà l’epidurale.
  • Dopo circa un’oretta, potrete finalmente vedere il faccino del vostro bimbo.
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