Perdite di sangue vaginali: perché, cause e rimedi

Come bisogna reagire difronte alle perdite vaginali? Consultate un medico perché potrebbe trattarsi di spotting o di qualche infezione

Andando in bagno avete notato delle macchie di sangue sullo slip ma siete sicure al 100% che non si tratta del ciclo mestruale perché non è ancora il momento. C’è da preoccuparsi allora? Calma. E’ vero che vedere del sangue quando non dovrebbe esserci può gettare la donna nel panico subito perché non si conosce la causa ma le perdite ematiche anomale possono essere un fenomeno normale e fisiologico e non poi così scontato soprattutto nella donna in età fertile. E’ vero, però, che come tutti i sintomi “strani” che il nostro corpo ci invia, è sempre meglio non sottovalutare mai il problema rivolgendosi al proprio medico curante o al ginecologo di fiducia così da individuare immediatamente la causa di queste perdite di sangue, valutare il metodo risolutivo più adatto e vivere così un pochino più serene. Innanzitutto, quello che già potete iniziare a fare da sole, è quello di individuare il momento esatto in cui avvengono queste perdite perché da lì già si possono intuire molte cose: periodo di ovulazione, inizio di gravidanza, ciclo mestruale, menopausa ecc ecc. Perché è vero che le perdite vaginali sono un fenomeno abbastanza frequente nella donna, ma è anche vero che in alcuni casi queste perdite di sangue possono nascondere problematiche più serie come funghi, vaginosi o addirittura forme tumorali.

Perdite di sangue vaginali

Come detto prima, le perdite vaginali potrebbero essere anche il segnale di quale patologia pericolosa o di un disturbo che, se non curato nei giusti modi, potrebbe avere conseguenze fastidiose. Ecco perché la prima cosa da fare, dopo ovviamente aver parlare con un medico, è quello di individuare il momento esatto in cui avvengono queste perdite di sangue. Vediamo alcuni esempi che vi potrebbero aiutare ad inquadrare meglio il vostro problema:

  • Gravidanza: si tratta in questo caso di perdite da impianto, ovvero piccole macchie che troverete sullo slip e chi vi indicano che probabilmente il feto ha trovato il suo posto nell’utero e quindi l’organismo vi segnala questo cambiamento con delle piccole perdite di sangue che durano 1-2 giorni. Se invece queste perdite sono abbondanti e provocano dolore al basso ventre allora potrebbe trattarsi di aborto spontaneo.
  • Rapporto sessuale: solitamente dopo il primo rapporto sessuale potreste notare delle perdite di sangue (anche qualche giorno dopo), indica la rottura dell’imene e non è niente di preoccupante.
  • Ciclo mestruale: se le perdite ematiche avvengono tra una mestruazione e l’altra, si tratta di spotting. Le perdite sono poche e di breve durata.
  • Ovulazione: durane l’ovulazione potreste notare delle piccole perdite di sangue scuro
  • Pillola: se avete iniziato da poco ad assumere la pillola anticoncezionale è possibile che il vostro corpo reagisca al cambio ormonale con delle perdite ematiche. Dopo qualche mese dovrebbe tornare tutto alla normalità.
  • Infiammazioni: se le perdite sono mucose e hanno un cattivo odore potreste avere un’infezione in atto (clamidia, gonorrea, endometrite, condilomi, candida)
  • Tumori: purtroppo, alle perdite ematiche, è possibile associare anche forme tumorali (tumore al collo dell’utero, all’ovaio, carcinoma dell’endometrio, fibromi uterini)

Spotting

Il sanguinamento uterino atipico, meglio conosciuto come spotting, è un fenomeno che colpisce le donne di tutte le età ed è associato unicamente ad un fattore ormonale ed endocrinologico: niente di preoccupante, insomma, ma comunque è sempre meglio non sottovalutare mai i segnali che il nostro corpo di manda. Si parla di spotting, comunque, quando la donna nota delle perdite di sangue molto scure che compaiono solitamente tra una mestruazione e l’altra oppure immediatamente prima o immediatamente dopo il ciclo.

Perché

Non è assolutamente niente di grave ma non deve nemmeno essere visto come un fenomeno normale. Infatti, lo spotting è causato da diversi fattori, che possono variare da uno cattivo stile di vita all’assunzione di un nuovo metodo anticoncezionale. Cerchiamo di capire insieme, dunque, perché in alcune donne compare lo spotting:

  • l’uso di contraccettivi: nei primi mesi di assunzione di contraccettivi ormonali (come pillola, anello o cerotto) la comparsa di spotting è considerata come normale risposta dell’organismo all’assunzione di ormoni estrogeni e progestinici. In pochi mesi l’organismo si adatta, ma se lo spotting dovesse essere continuo, allora è il caso di rivolgersi al ginecologo.
  • ovulazione: se lo spotting coincide con il momento dell’ovulazione, potrebbe trattarsi di un piccolo disequilibrio ormonale che causa uno sfaldamento dell’endometrio oppure un malfunzionamento delle ovaie.
  • stress e stanchezza: una vita troppo sotto pressione potrebbe impattare negativamente sul vostro ciclo mestruale (e sul vostro stato psico-fisico) e quindi favorire la comparsa di queste perdite di sangue anomale.
  • alimentazione: i disturbi alimentari di grave intensità (bulimia, anoressia, obesità) possono impattare negativamente sulla regolarità del vostro ciclo mestruale e quindi favorire la comparsa di spotting.

Cause

Le cause dello spotting, come abbiamo potuto leggere nell’elenco sopra, sono davvero diverse ma sostanzialmente queste perdite di sangue anomalo possono essere divise in due macro categorie:

  • disfunzionali: alterazioni ormonali dovute a stress, premenopausa, disturbi del comportamento alimentare (specie bulimia) e obesità; inserimento scorretto della spirale (Casablanca 2008);
  • organiche: cisti ovariche; vaginosi e vaginiti; ectopia del collo dell’utero; polipi e fibromi; endometriosi; lesioni precancerose o tumorali; menopausa precoce.

Rimedi

Se la causa per esempio è una cattiva alimentazione o un elevato livello di stress, è facile capire come risolvere il problema dello spotting. Se invece, lo spotting è un fenomeno doloroso e che continua da molto tempo e vi crea dubbi e ansie, allora è meglio fare una visita dal ginecologo di fiducia che, probabilmente attraverso un ecografia, andrà a capire meglio la causa del vostro spotting e saprà consigliarvi la cura giusta

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