Caffè in gravidanza, fa male o no: i consigli

Il caffè in gravidanza fa male oppure no: i consigli per le future mamme su una delle bevande più amate.

Durante i nove mesi di gravidanza, è opportuno condurre un determinato regime alimentare, al fine di tutelare la salute della mamma e del bambino. Come è noto, vi sono alcuni alimenti assolutamente vietati, come per esempio le uova crude o la carne e il pesce crudi. Altri alimenti, invece, generano parecchi dubbi nelle future mamme. E se l’alcol in dolce attesa non è una buona idea, il caffè in gravidanza fa male o no? Scopriamolo insieme.

Caffè in gravidanza: fa male o no

Chi è che alla mattina o dopo il pranzo riesce a rinunciare a un buon caffè? Attualmente, la caffeina è la sostanza più consumata in tutto il mondo e tra in consumatori affezionati ci sono anche il 90% circa delle donne in dolce attesa. C’è anche da sottolineare che la caffeina è presente anche in altre bevande o alimenti, come la Coca-Cola o il cioccolato.

Il caffè è notoriamente una bevanda ricca di caffeina, una sostanza con effetto nervino, cioè stimolante sul sistema nervoso centrale. La caffeina ha anche molto altri effetti sull’organismo, tra cui alcuni indesiderati. Il rapporto tra caffè e gravidanza è abbastanza conflittuale: c’è chi lo ammette con rigorosa moderazione e chi suggerisce di abolirlo, ricordando alcuni studi che mettono in guardia dai pericoli del caffè, non solo in dolce attesa, ma anche nella vita di tutti i giorni.

La dose massima raccomandabile di caffè è piuttosto difficile da stabilire ed esprimere un parere sulla pericolosità di questa bevanda in dolce attesa lo è altrettanto. Infatti, la letteratura scientifica è ricchissima di studi sul rapporto tra caffè e gravidanza, spesso dai risultati contrastanti. Per essere assolutamente al sicuro, è preferibile ridurre l’apporto quotidiano di caffeina limitandosi a una sola tazzina di caffè o meglio ancora eliminandolo del tutto.

I rischi durante la gestazione

Benché l’uso della caffeina sia sconsigliato in gravidanza, tutto dipende dalla quantità che si assume. Se una donna è abituata a bere il caffè dopo pranzo, parlandone con il proprio ginecologo si potrà stabilire la quantità da assumere senza correre inutili rischi. D’altronde, se si assume una quantità limitata non si compromette di certo la crescita del bambino né si rischiano particolari complicazioni.

Invece, quando l’organismo assume quantità eccessive di caffè dà dei segnali che vanno dalla sonnolenza all’irritabilità, stress, gastrite, cefalea e alterazioni del sistema cardiocircolatorio. La caffeina, infatti, agisce principalmente come stimolante del sistema nervoso e può alterare anche le funzioni di tale sistema. A tutto ciò, va aggiunto il fatto che l’organismo in dolce attesa trattiene la caffeina più tempo rispetto a quello in cui andrebbe smaltita, dando via a una serie di problemi, per esempio allo stomaco.

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