Botulismo infantile: cos’è, cause e cure

Nei primi dodici mesi di vita il lattante può essere colpito da una rara malattia chiamata botulismo infantile: cos'è, le cause e le cure.

Il botulismo infantile è una forma di botulismo molto rara che colpisce i bambini nel primo anno di vita. Si tratta di una rara malattia causata dalla tossina di un batterio ed è tipica dei primi dodici mesi del neonato. Botulismo infantile: cos’è e come si manifesta? Scopriamolo insieme.

Botulismo infantile: cos’è

Il botulismo infantile è una malattia rara che colpisce i lattanti al di sotto di un anno di età. Si tratta di un’intossicazione da botulino riscontrata in bambini dai 0 ai 12 mesi di età. Consiste nell’ingestione delle spore di Clostridium botulinum, che germinando nell’intestino liberano la tossina botulinica. La malattia si manifesta negli infanti perché, in proporzione al peso corporeo, la quantità di tossina necessaria a scatenare il botulismo è esigua. Uno degli alimenti principalmente incriminato è stato il miele fatto in casa, perché non controllato come quello industriale. Si stima che l’incubazione varia da 3 a 30 giorni dall’esposizione alle spore.

Il botulismo infantile, diversamente dal classico botulismo alimentare, non è causato dall’ingestione di alimenti che contengono la tossina già prodotta dal Clostridium, ma dall’azione della tossina botulinica prodotta a livello intestinale dai batteri. La malattia si manifesta con una paralisi generale del corpo. Già ai primi sintomi bisogna iniziare una terapia con antitossine, in quanto una paralisi respiratoria porterebbe alla morte per soffocamento del bambino.

Botulismo infantile: cause e sintomi

Sebbene la fonte di origine alimentare sia la forma infantile da noi più comune, nel mondo la fonte è sconosciuta nell’85% dei casi. In realtà, l’acqua, il cibo e il suolo possono contenere spore, che però potrebbero anche essere inalate o ingerite, veicolate da polveri ambientali, come avviene ad esempio in ambiente domestico durante le ristrutturazioni.

Il quadro clinico è molto ampio e può variare da forme che quasi non presentano sintomi a episodi acuti con decesso del piccolo. La stitichezza è sicuramente il sintomo più comune, seguita dalla paralisi flaccida simmetrica che colpisce via via i muscoli della testa, del tronco e degli arti.
Frequentemente si nota la presenza di un pianto flebile, perdita di controllo del capo, diminuzione dei movimenti dell’occhio fino alla difficoltà a mantenere aperti gli occhi, difficoltà ad alimentarsi per scarsa suzione e difficile deglutizione.
Gli ultimi sintomi a manifestarsi sono la riduzione della capacità di muoversi e la perdita dei riflessi tendinei.

Come si cura il botulismo infantile

In caso di botulismo infantile, il ricovero in ospedale è fortemente indicato. Infatti, richiede un adeguato controllo clinico e un tempestivo inquadramento diagnostico-terapeutico in ambiente ospedaliero per garantire tutte le cure e gli interventi necessari.

L’utilizzo di immunoglobuline endovena specifiche per botulino è riconosciuto in tutto il mondo come l’unico trattamento specifico per il botulismo infantile, perché è sicuro e in grado di ridurre la gravità della malattia, dimezzare la degenza ospedaliera nonché i costi del ricovero.
L’antitossina botulinica è disponibile presso il Ministero della Salute. Il trattamento con l’antitossina è efficace soltanto nei primi giorni dopo l’assunzione dell’alimento contaminato in quanto agisce sulla tossina che si trova nel sangue circolante e non ha efficacia sulla tossina che ha già danneggiato le terminazioni nervose.

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