Vitiligine nei bambini: quali sono i sintomi e come si cura

La vitiligine colpisce l'1% dei bambini e comporta delle macchie bianco-latte su gran parte del corpo: come si cura.

La vitiligine è una malattia delle pelle che colpisce i melanociti, le cellule che producono il pigmento da cui poi dipende il colore della nostra pelle. Questa patologia può colpire anche i bambini: scopriamo come si cura la vitiligine.

La vitiligine nei bambini

La vitiligine è una patologia relativamente frequente in età pediatrica: ne è affetto circa l’1% dei bambini. Generalmente la malattia insorge prima dei 18-20 anni; si presenta con macchie bianco-latte circoscritte e asintomatiche con bordi frastagliati. Esistono due tipi principali di questa malattia: la vitiligine non segmentale e la vitiligine segmentale. La diagnosi precoce della patologia risulta essere fondamentale ai fini della buona riuscita delle varie terapie da poter attuare. Alcuni studi, seppur non ancora confermati, attribuiscono la malattia a specifiche caratteristiche genetiche. Rarissime varietà di vitiligine in età pediatrica sono rappresentate dalla vitiligine chimica e dalla vitiligine insorta in seguito a sospensione di alcuni farmaci. La forma che colpisce maggiormente i bambini è quella segmentale. Essa si presenta con macchie asimmetriche che progrediscono nel giro di 1-2 anni, per poi stabilizzarsi per il resto della vita. Le zone più frequentemente colpite sono: zona del trigemino, tronco, collo e arti.

La vitiligine nei bambini: come si cura

Lo scopo del trattamento della vitiligine è quello di ottenere un’omogenea ed esteticamente accettabile ripigmentazione delle aree colpite. La terapia usata a questo scopo agisce direttamente in corrispondenza dei follicoli danneggiati. Tale trattamento comporta rischi e controindicazioni. Sarà ovviamente il pediatra a individuare il trattamento più idoneo a seconda delle caratteristiche del paziente. Esistono anche dei farmaci a uso topico utili a contrastare la malattia: si tratta di creme a base di corticosteroidi. Se diagnosticata precocemente e in fase iniziale, il pediatra potrà richiedere dei trattamenti con raggi ultravioletti di tipo A e B.

Altri buoni risultati sono dati dall’associazione di pimecrolimus e eccimeri, trattamento più efficace rispetto alla sola terapia con laser. Se non curata, tale patologia risulta essere molto imprevedibile. La maggior parte dei casi presenta, tuttavia, fasi di stabilità e fasi di peggioramento intercalati da modeste fasi di miglioramento solitamente estive. Gli inibitori della calcineurina agiscono sopprimendo il sistema immunitario. Hanno meno effetti collaterali rispetto all’uso a lungo termine di steroidi topici. L’intervento chirurgico è un’opzione di trattamento per i bambini più grandi. I medici eseguono tali interventi chirurgici per utilizzare gli innesti di pelle per uniformare le macchie scolorite.

La vitiligine nei bambini: l’aspetto psicologico

Un aspetto da non sottovalutare quando si è chiamati ad affrontare tale patologia è quello psicologico. Sebbene la malattia sia asintomatica, non contagiosa e non pericolosa, ha un effetto molto forte sulla psiche del bambino colpito, in quanto ne altera e ne modifica l’aspetto. Il bambino sente di non avere il controllo del proprio corpo, del proprio aspetto, si sente diverso e soffre per questo. Risulta dunque di fondamentale importanza un sostegno psicologico rivolto ad alleviare il disagio. I bambini affetti da vitiligine spesso si chiudono in loro stessi non accettando e vergognandosi del loro nuovo aspetto fisico. Prima ancora di affrontare il problema dal punto di vista fisico, è fondamentale affrontarlo dal punto di vista emotivo.

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