Robo-genitori: sviluppare il senso di causa-effetto

Assicuratevi di fare la stessa azione ogni volta.

A volte, tutti noi possiamo sentirci un po’ robo-genitori mentre eseguiamo i nostri compiti quotidiani: cambiare il pannolino, fare da mangiare, pulire. Questo gioco rompe la routine e vi permette di diventare un vero robot eseguendo un’azione sciocca ogni volta che viene premuta una parte diversa del vostro corpo. Il vostro bambino penserà che è più che divertente, e allo stesso tempo imparerà tutto su causa ed effetto.

Ricordate, inoltre, che esistono altre attività divertenti da poter fare insieme, come un simpaticissimo gioco di indovinelli.

Adatto per l’età: 22 mesi (ma anche i bambini più grandi e più piccoli potrebbero divertirsi!)

Abilità sviluppate: abilità motorie fini, causa ed effetto, immaginazione, fare a turno.

Procedimento

Cosa serve: le vostre capacità di recitazione.

Per entrare in modalità robo-genitori, camminate facendo movimenti a scatti, come una macchina, con le braccia, le gambe e la testa. Dite al vostro bambino: “Guarda la mamma! La mamma è un robot”. (Se vi sentite particolarmente creativi, parlate con una voce stentata, da robot).

Poi scendete all’altezza degli occhi del vostro bambino e dimostrate come funzionano i vostri “comandi”. Usate il vostro dito indice per premere il vostro naso, mentre tirate fuori la lingua allo stesso tempo. Tirate l’orecchio destro e muovete la lingua verso destra. Tirate l’orecchio sinistro e muovetelo verso sinistra. Mettete una mano sopra la testa e aprite bene gli occhi.

Poi, lasciate che il vostro bambino diriga i vostri movimenti. Premete delicatamente il suo dito sul vostro naso diverse volte. Capirà l’idea quando vi vedrà tirare fuori la lingua ogni volta. Aiutatelo a tirarvi l’orecchio per vedere la vostra lingua muoversi di lato, e così via.

Presto il vostro bambino curioso proverà da solo i vostri comandi. Inventatene quanti ne volete, ma assicuratevi di fare la stessa azione ogni volta. Potrebbe anche essere il momento perfetto per integrare un altro gioco, ovvero l’imitazione dei movimenti.

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