Quando i bambini riconoscono i colori: tutte le fasi

Fin dai primi attimi di vita, i bambini non smettono mai di crescere e di sviluppare le proprie capacità cognitive come la visione dei colori: quando li riconoscono esattamente?

Lo sviluppo del bambino è lento e graduale ma è sicuramente una delle fasi più belle ed interessanti per i genitori. Anche loro, infatti, non smettono mai di scoprire nuove informazioni sui loro piccoli, crescendo ed apprendendo così insieme. Il riconoscimento dei colori è un esempio delle tappe più significanti e rilevanti per entrambi, che si sviluppa in diverse fasi. Infatti, vi siete mai chiesti cosa vedano i piccoli durante i primi mesi di vita? E quando è che i bambini riconoscono i colori?

Quando i bambini riconoscono i colori

Inizialmente il feto, prima del parto, possiede una vista non ancora del tutto creata alla perfezione. Può, tuttavia, osservare e distinguere la luce dal buio. La prima viene percepita di colore rosso acceso e tendente al viola, attraverso la parete addominale materna. Proprio questo colore è il primo che viene osservato durante la venuta al mondo. Nei primi giorni dopo la nascita, secondo particolari esperimenti scientifici, i neonati risultano addirittura miopi, quindi sono contraddistinti da una scarsa capacità di visione da lontano, ma possono individuare, in modo sfocato, gli elementi ravvicinati o prossimi al corpo minuscolo.

A seguito del parto e nelle prime settimane, riconoscono soltanto alcune tonalità di grigio più o meno chiaro, di nero e di bianco. Infatti, il loro principale divertimento ed interesse consiste nella visione del contrasto evidente tra la luce ed il buio. Tuttavia, gli studi più recenti hanno dimostrato che il bambino può anche riconoscere alcuni leggeri e sfocati colori, quindi non totalmente. Inoltre, focalizzano la loro attenzione prevalentemente sulle parti mobili dei propri genitori, in particolare sulla bocca e sugli occhi. Proprio come conseguenza di questo avvenimento, iniziano a distinguere i volti e i visi della mamma e del papà, che li tengono in braccio e li intrattengono con la loro voce.

I primi mesi di vita

Col passare del tempo, la vista migliora e si sviluppa. Tuttavia, a due mesi possono riconoscere il volto della madre, che dolcemente li allatta e li tiene tra le sue calde braccia. Possono, inoltre, distinguere già il colore rosso da quello verde. Successivamente, a circa 3 o 4 mesi, il bambino vedrà gli oggetti in modo più definito e potrà, finalmente, distinguere il blu ed il giallo. La sua vista si sviluppa completamente al compimento dei sei mesi, quando osserverà ciò che lo circonda con profondità e particolare attenzione, quasi al pari degli adulti. Infatti, il coordinamento degli occhi viene perfezionato. L’apprendimento del linguaggio e dei colori è, perciò, naturale e già contenuto nel subconscio, per questo le parole vengono associate automaticamente alla concetto, ma non attraverso la ripetizione delle stesse da parte dei genitori. A circa un anno, vengono distinte le differenti e graduali tonalità di colore.

I primi anni

Dai due anni inizia a svilupparsi la capacità di localizzare gli oggetti, se stesso e gli altri, anche mediante il movimento, sempre più autonomo. Inoltre, inizia a comprendere come spostare gli occhi senza voltare la testa a destra o a sinistra. Tra i tre e i quattro anni, anche grazie al compito insostituibile e fondamentale dei genitori e mediante l’asilo, riconoscono e distinguono facilmente i colori primari: il giallo, il blu ed il rosso. In questo momento associano proprio i colori ai nomi degli stessi, identificandoli e raggruppandoli. Successivamente, all’età di cinque anni esprimono una loro opinione e preferenza in merito alle tonalità di colore.

Divengono più esigenti e prediligono l’acquisto di un capo d’abbigliamento o di un paio di scarpe nello specifico, piuttosto che di un altro. proprio per la capacità sviluppata di riconoscere le varie tonalità di colore. La tinta svolge un ruolo rilevante e cardinale anche nella propensione dei loro gusti e nella scelta dello stile personale, per quanto ancora sia piccolo il loro mondo. A sei anni il bambino si sofferma, in modo più preciso e specifico, sulle peculiarità delle forme, dei giocattoli e degli elementi che lo circondano. Inoltre, a quest’età si raggiunge la maturazione completa del bulbo oculare, anche se il perfezionamento della vista si raggiunge all’età dei dieci anni.

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