La prima volta dal ginecologo: quando?

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Sono minorenne, posso andare dal ginecologo? È la domanda che si pongono tante adolescenti, spesso cercando una risposta su qualche forum al femminile. Forse perché non ci sono abbastanza mamme che si chiedano quando è meglio portare la propria figlia a fare la sua prima visita ginecologica.

Quando serve!

Di solito le ragazze cominciano ad affidarsi a un ginecologo perché soffrono di qualche disturbo legato al ciclo. Ma mestruazioni irregolari, flusso abbondante, crampi e svenimenti, acne e peli di troppo sono sintomi di uno sbilanciamento ormonale. Il che, fortunatamente, non capita a tutte le giovani donne.

Giorgia Diana, sul sito della Redazione Humanitas Salute, ha spiegato che è importante iniziare ad andare dal ginecologo anche quando si sta bene.

L’ideale sarebbe fare la prima visita quando si ha il primo rapporto sessuale,che le ragazze di oggi hanno di solito intorno ai 14 anni. Il ginecologo infatti può preparare la paziente a godersi la sessualità in modo sereno e sano. Le potrà spiegare come sono fatti i genitali e come vanno curati, quali sono le opzioni tra cui scegliere se si vuole usare un sistema contraccettivo, come proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili, quando e perché programmare altri controlli dal medico.

Non è invece necessario farsi visitare quando compare la prima mestruazione (menarca). A meno che non ci siano delle anomalie, cioè se compare troppo presto (prima degli 11 anni) o troppo tardi (dopo i 15 anni).

Le ragazze che si sottopongono ad una visita ginecologica in giovane età lamentano di solito sintomi non comuni. Questi possono derivare da disturbi alimentari (assenza delle mestruazioni), malformazioni dei genitali (dolori inspiegabili durante il rapporto sessuale), disturbi dello sviluppo.

Ma il ginecologo può curare anche altri sintomi comuni e meno gravi. Ad esempio, può educare la paziente a una corretta igiene intima. Sapevate che lavarsi i genitali con detergenti non adatti come il bagnoschiuma, o indossare a lungo biancheria sintetica e perizomi, può far insorgere un’infezione? Anche il ciclo mestruale non è una banalità da gestire: alcune donne non tollerano le fibre con cui sono fabbricati gli assorbenti, e altre non provano la coppetta mestruale per imbarazzo o paura.

E le visite successive?

Sarà il ginecologo a dirvi quando prenotare le prossime visite, a seconda delle condizioni della paziente.

Le ragazze che sono già sessualmente attive dovrebbero anche cominciare a fare il PAP test, ogni 1 o 3 anni. Chi soffre di sindromi come quella dell’ovaio policistico potrebbe aver bisogno di frequenti ecografie.

Se poi la paziente prende la pillola (o altri sistemi contraccettivi contenenti ormoni) dovrà fare controlli frequenti per valutare come il suo corpo reagisce alla somministrazione di ormoni. E fare ogni anno gli esami del sangue contro il rischio cardiovascolare, di cui sono responsabili gli estrogeni contenuti nella pillola, oltre al fumo e ad una dieta cattiva.

L’importante è ricordarsi che la ginecologia è una dimensione del nostro corpo. Non c’è nulla per cui vergognarsi o disgustarsi. La nostra felicità passa anche da lì!

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