Perdite bianche prima del ciclo: quando si prende la pillola

Le donne che assumono la pillola anticoncezionale possono essere più soggette al fenomeno delle perdite bianche. Ecco perché

Molte donne che hanno deciso di assumere un metodo anticoncezionale, come la pillola, lamentano spesso di avere ancora delle perdite bianche prima o dopo il ciclo mestruale. Un fastidio che speravano di eliminare del tutto proprio grazie all’assunzione della pillola. Sfortunatamente, invece, questo fenomeno rimane e anche in questo caso deve essere considerato come un “problema” assolutamente normale, fisiologico e molto comune a tante donne che non deve essere letto come un campanellino d’allarme. L’assunzione di un metodo contraccettivo come la pillola, soprattutto nei primi mesi, può modificare il vostro assetto ormonale e il vostro corpo, dunque, come risposta usa appunto queste perdite vaginali. C’è da dire, inoltre, che le donne che scelgono di prendere la pillola spesso hanno rapporti completi con il proprio partner e dopo qualche giorno dal rapporto, il canale vaginale fa una sorta di pulizia eliminando lo sperma residuo e che al vostro corpo non serve. Dunque, tutto sotto controllo anche se – qualche volta – le perdite bianche vaginali possono nascondere qualche problemino più grave come ad esempio delle infezioni batteriche.

Perdite abbondanti

Ogni donna è a sé, quindi ognuna di voi avrà sicuramente una sua “storia” personale attorno alle tanto odiate perdite bianche. C’è chi non le ha mai avute, chi le ha molto raramente, chi sempre e solo durante l’ovulazione, chi prima del ciclo, c’è chi ne ha pochissime tanto da non accorgersene nemmeno e chi invece le ha abbondanti ed è costretta a cambiare spesso lo slip. In tutti questi casi le perdite bianche non devono essere viste come una minaccia, anzi, è un fenomeno del tutto fisiologico che funge come una sorta di pulizia interiore che il vostro corpo fa: all’interno della nostra vagina esiste un batterio buono che si chiama lattobacillo e che “entra in funzione” dopo l’ovulazione ripulendo ciò che è stato lasciato (residui di muco, spermatozoi ormai non attivi, batteri provenienti dall’esterno ecc ecc). Vi ricordiamo che le perdite bianche sono un fenomeno del tutto fisiologico legate al setting ormonale, ovvero alla quantità e tipologia di ormoni presenti: dopo l’ovulazione, infatti, si ha una nuova modificazione degli ormoni circolanti e questo influenza il delicato equilibrio dell’area vaginale. Ecco perché sono soprattutto le donne che assumo la pillola a notare queste perdite bianche: molto spesso per tutto il periodo di assunzione presentano delle perdite biancastre da assunzione di estroprogestinici, che scompaiono nella settimana di sospensione, per poi ricomparire con il nuovo blister.

Quando rivolgersi ad un medico

E’ vero che vi abbiamo detto più volte che queste perdite bianche vaginali sono un fenomeno normale e fisiologico, ma è anche vero che ogni segnale che ci manda il nostro corpo ha un suo perché e ogni tanto, soprattutto c’è qualcosa che non ci rendere tranquille, è bene approfondire con il proprio medico curante o, in questo caso, attraverso una visita dal ginecologo. Le perdite bianche, possono presentarsi anche ogni mese, ma se queste perdite sono molto consistenti (un muco gelatinoso), emanano cattivo odore e quasi sempre sono associate a prurito, bruciore e dolore al basso ventre, allora è molto probabile che non si tratti più di una normale funzione fisiologica del vostro corpo ma di un’infezione batterica in atto che va assolutamente curata.

Come curarsi

Come abbiamo detto, le perdite bianche vaginali potrebbero essere il segnale di un’infezione batterica in atto e questo lo potete capire in base alla consistenza di queste perdite e soprattutto se le perdite sono associate a dolore, bruciore o prurito: sintomi che indicano, per esempio, che siete affette da candida o clamidia, tra le più comuni infezioni. In questo caso, come vi abbiamo già detto, è bene che vi rivolgiate al vostro ginecologo di fiducia così da approfondire meglio la questione e trovare la cura più adatta a voi. Ma sostanzialmente, come ci si cura? Innanzitutto, più che di cura vera e propria, bisognerebbe parlare di prevenzione: una corretta igiene intima, infatti, è il primo passo da fare per tenere lontane il più possibile queste fastidiose infezioni batteriche. Ma anche una buona alimentazione, un vita sana ed equilibrata, e un po’ di attività fisica non guastano mai. Ovviamente, se il vostro ginecologo però ha riscontrato che l’infezione c’è, allora sì, bisogna curarla in qualche modo.

  • Terapia antibiotica: La terapia antibiotica consiste nell’assumere per via orale diverse sostanze utili a distruggere i batteri che hanno causato l’infiammazione all’interno della vagina o dell’utero. La terapia antibiotica può essere più o meno lunga in base alla situazione presente e alle disposizioni del medico.
  • Trattamenti specifici: in caso di malattie veneree, accanto a una terapia antibiotica, il ginecologo può combattere le perdite bianche abbondanti con una serie di detergenti specifici che si possono acquistare in farmacia. Questi trattamenti sono complementari alla cura e consentono di guarire da eventuali lesioni o ferite verificatesi all’interno della vagina a causa della malattia.
Condividi