Fibroma: le terapie mediche e chirurgiche

Ecco le terapie mediche e chirurgiche utilizzabili per contrastare il fibroma in tutte le sue forme

Con il termine ‘fibroma‘ di designa una intera categoria di tumori benigni, formati da fibre di tessuto connettivo. Le neoplasie in questione risultano particolarmente subdole poiché possono rimanere silenti anche per periodi di tempo particolarmente lunghi, senza che il paziente ne risenta in alcun modo. I fibromi colpiscono in particolar modo i bambini, ma possono affliggere anche gli adulti, senza distinzioni tra i sessi. Il fibroma può avere origine in qualsiasi parte del corpo, partendo dal tessuto mesenchimatico. Le aree maggiormente colpite dai fibromi risultano l’utero (con il fibromioma uterino, in assoluto il più diffuso), le ovaie (leiomioma), lo stomaco e l’intestino. Si rivelano spesso interessate dalla patologia in questione anche le ossa e la pelle.

Fibroma

I fibromi possono presentare due tipi di morfologia ed è proprio tale conformazione a rendere possibile la distinzione tra fibromi nodulari e fibromi poliposi. L’altra classificazione si basa sulla consistenza, classificando i tumori in questione in fibromi molli e fibromi duri. Il fibroma molle è quello tipico del collo, delle ascelle e dell’inguine. Esso presenta una forma alquanto peculiare, ramificata, ed è costituito da poche fibre ma molte cellule, collegate le une con le altre. Il fibroma duro, all’esatto opposto, è formato da poche cellule e molte fibre. Normalmente ci si riferisce a esso con i termini di noduli cutanei o di dermatofibroma, poiché le caratteristiche descritte risultano tipiche dei fibromi della cute.

Abbiamo detto che la manifestazione in assoluto maggiormente diffusa è quella del fibroma uterino. In reale, la sua denominazione corretta sarebbe quella di fibromioma uterino, poiché si tratta di un tumore benigno appartenente al gruppo dei leiomiomi. In ogni caso, esso potrebbe colpire alcune zone dell’utero oppure espandersi a tal punto da occupare tutto l’organo. A questo proposito, si attua una distinzione in tre sottocategorie. In tal modo possiamo distinguere tra intramurale, sottosieroso peduncolato, sottomucoso. Il fibroma intramurale colpisce solamente la parete muscolare. Il fibroma sottosieroso peduncolato, invece, rimane allacciato alla parete attraverso un filamento o un peduncolo. Il sottomucoso, infine, corrisponde a una neoplasia la cui espansione protende verso l’interno.

‘Fibroma’, dunque, è un termine alquanto generico, la cui connotazione può mutare in base al caso specifico e al soggetto colpito. Generalmente, i fibromi rimangono forme benigne e innocue, presentando un’evoluzione lenta. Tuttavia, è cruciale che l’analisi di ogni fibroma risulti assolutamente precisa e dettagliata, così da poter escludere una possibile evoluzione maligna. Una diagnosi completa dovrebbe prendere in considerazione, tra gli altri dati, la predisposizione del soggetto e la sua storia familiare. Inoltre, in base alla zona colpita possono variare le dimensioni, le caratteristiche generali e la pericolosità del fibroma. La classificazione dei fibromi rimane comunque piuttosto complessa, in modo simile a quella dei linfomi. Occorre infatti tenere in considerazione molti aspetti: dimensioni, localizzazione, area interessata, aspetti istologici e morfologici, eccetera.

Terapie mediche

Le terapie mediche dedicate alla cura dei fibromi sono molte e vengono diversificate sulla base della gravità del disturbo. Innanzitutto, esiste il trattamento farmacologico. Esso è utile ad alleggerire i sintomi della neoplasia ma non è in grado di eliminarla dunque, nella maggior parte dei casi, non consente al paziente di registrare una completa guarigione. I farmaci impiegati rientrano nelle categorie di antinfiammatori, antiemorragici o terapia a base ormonale.

Altro metodo terapeutico particolarmente efficace nella cura del fibroma risulta l’embolizzazione. Si tratta di una tecnica mininvasiva, la quale viene effettuata per mezzo di una terapia locale. Essa risulta in grado di eliminare non solamente i sintomi caratteristici del tumore benigno (come, nel caso dell’utero, dolori e perdite ematiche), bensì anche il tumore stesso.

Terapie chirurgiche

La chirurgia rappresenta una ulteriore opzione che si propone come soluzione al fibroma. Spesso, i chirurghi consigliano ai pazienti di sottoporsi a intervento per accertarsi della natura benigna della neoplasia poiché in alcuni casi (in cui la neoplasia prende il nome di fibrosarcoma), essa potrebbe evolvere in forme maligne. Quando i fibromi colpiscono la pelle o le ossa, l’escissione chirurgica toglie completamente il tumore. In altri casi, tuttavia,si tende a non asportare l’intera neoplasia, poiché essa potrebbe essere localizzata in una zona delicata. La chirurgia, inoltre, si rivela utile sono in alcuni casi. Nel caso di fibroma all’utero, essa rimane la scelta preferenziale per le donne in periodo fertile. In questo caso, la terapia chirurgica non compromette la capacità riproduttiva della paziente. Nei casi più gravi, al contrario, la chirurgia potrebbe corrispondere all’asportazione totale dell’utero.

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