Come insegnare ai bambini a mettere in ordine i giocattoli

Per insegnare ai bambini a mettere a posto i loro giocattoli arriva il metodo "Toy Jail", la cosiddetta prigione dei giocattoli

Mamme quante volte vi siete trovate a rincorrere i vostri piccoli per casa intimandogli di mettere a posto i giochi utilizzati, sistemare la stanza e tenere in ordine le loro cose personali? È in arrivo un nuovo metodo educativo che responsabilizzerà i vostri bambini su questo fronte e si chiama la Prigione dei giocattoli. Care mamme e papà prendete nota di questo semplice ed educativo metodo che arriva direttamente dall’America.

Come insegnare ai bambini a mettere in ordine

Responsabilizzare i bambini a partire dai piccoli gesti quotidiani è fondamentale per il loro sviluppo psicofisico. È molto importante che sin da piccoli prendano coscienza di quali siano i loro doveri, ovviamente commisurati alla loro età, e li portino a termine. Insegnare ai propri figli il senso di responsabilità e l’ordine è uno dei primi passi verso uno sviluppo consapevole e corretto del bambino. Far imparare loro, ad esempio, a tenere le cose ordinate e rimettere a posto un gioco che hanno preso e con cui non hanno più desiderio di giocare, è molto importante per la loro crescita consapevole.

I bambini, ad esempio, quando giocano non si interessano a fine attività di riporre i giochi nell’apposito cesto ma anzi quando si stufano di un oggetto ne vanno a prendere un altro e poi un altro ancora, fino a che la stanza non è sommersa da giocattoli di ogni genere. Capita che a volte le mamme che si trovano ad assistere a tutto ciò, dopo i numerosi avvertimenti, non sappiano più come comportarsi. Ma una soluzione c’è e si chiama la “Prigione dei giocattoli“, il metodo “Toy jail“. Scopriamo meglio insieme di cosa si tratta!

Il metodo “Toy Jail”: la prigione dei giocattoli

Una società di servizi per l’educazione e l’istruzione giovanile americana, la “Servido Education Solutions“, con una semplice foto su Instagram ha lanciato un metodo educativo innovativo per i propri figli. Si chiama la “Prigione dei giocattoli” ed ha riscosso un successo considerevole e numerosi consensi da parte dei genitori. Si tratta di una scatola trasparente chiusa con un coperchio in cui sono “imprigionati” i giocattoli che sono stati lasciati in giro per casa dai bambini. Sulla scatola appare la seguente frase:

Prigione dei giocattoli, l’hai lasciato fuori e io l’ho raccolto, ho le tue cose, sei sfortunato. Per riaverlo, per favore metti tutto in ordine, poi è tuo, proprio come prima. Firmato Mamma

I bambini che desiderano avere indietro i loro giocattoli dovranno averne cura e la prossima volta rimetterli prontamente in ordine. Molte sono state le mamme e i papà che hanno deciso di mettere in atto il metodo “Toy Jail” e che ne hanno trovato un grande vantaggio. Se gran parte dei genitori hanno accettato di mettere in pratica tale sistema, le critiche non sono di certo mancate.

A molti questa prigione dei giocattoli è sembrata una specie di riscatto dei genitori verso i figli ma in realtà tale metodo non turba in maniera negativa nessuno bambino. E’ un modo per far comprendere ed insegnare ai piccoli che se i loro giochi non sono riposti dove dovrebbero vengono messi in “arresto” dalla mamma e dal papà per un po’ di tempo e il bimbo potrà riaverli solo quando imparerà a mettere in ordine e svolgere diligentemente i compiti assegnati. Il metodo, diventato virale in brevissimo tempo, ha accesso la fantasia e la creatività di molti genitori che hanno provato a riprodurre la “Toy Jail” a loro modo.

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