Bagnetto neonato: come e ogni quanto farlo

Quando nasce un neonato, i genitori si preoccupano subito di molte cose, tra cui quando e come fare il primo bagnetto. Deve essere fatto con attenzione, ma soprattutto usando detergenti naturali.

Dopo 9 mesi di attesa finalmente avete conosciuto il vostro bambino. Già appena nati questi piccoli cuccioli d’uomo ci fanno venire tanti dubbi e insicurezze. I bambini hanno bisogno di molte cure ed attenzioni e tra i tanti aspetti da curare c’è sicuramente uno che è fondamentale, ovvero l’igiene del neonato. I bambini hanno una pelle molto delicata e molto diversa da quella di un adulto. Per questo detergenti e creme troppo aggressivi potrebbero causare l’insorgere di idratazioni o causare allergie. Generalmente il primo bagnetto è quello che viene effettuato dalle ostetriche subito dopo la nascita. In qualche caso a fare il primo bagnetto è proprio la mamma per rendere il legame che li unisce ancora più forte. Tuttavia, quando si ritorna a casa le ostetriche ci consigliano di fargli il bagnetto. Come e quando fare il bagnetto ad un neonato?

Come e quando fare il bagnetto ad un neonato

Uno dei dubbi che più attanaglia i genitori è quello che riguarda la presenza del moncone, ossia ciò che resta del cordone ombelicale tagliato. Teoricamente si dovrà staccare naturalmente e se quest’ultimo è ancora presente, il bagnetto può essere fatto lo stesso. In questo caso, però, è molto importante non utilizzare detergenti e tamponare molto bene con asciugamano per non lasciare la pelle umida.

Il bagnetto per il neonato è un vero e proprio rito che gli permette di relazionarsi meglio con i genitori, di tranquillizzarsi e rilassarsi. Il momento migliore per fare il bagnetto ad un neonato è dopo la poppata, quando il pancino è sazio e prima di metterlo a nanna. Non temete, non vi è alcun rischio di indigestione in quanto l’acqua e l’ambiente di casa sono tiepidi.

Prima di immergere il bambino in acqua è necessario che questa sia tiepida e non troppo calda. Meglio non utilizzare detergenti chimici, ma sapone di marsiglia o amido di mais o riso. Dopo avergli fatto il bagnetto e asciugato accuratamente con asciugamano, se notate che ha la pelle molto secca potete utilizzare dell’olio di mandorle dolci. I primi detergenti possono essere utilizzati dal sesto mese in poi, ovvero da quando comincia a mangiare le prime pappine e a stare sul pavimento per giocare. Il bagnetto può essere fatto tutti i giorni, ma non è assolutamente necessario. Si può fare il bagnetto anche una sola volta a settimana. L’importante è lavarlo bene viso, collo e pieghette tutti i giorni durante il cambio.

Il cambio del pannolino

Un altro momento molto delicato è quello del cambio del pannolino. Durante il cambio il neonato può essere deterso semplicemente con acqua tiepida. Non è assolutamente necessario utilizzare ogni volta un detergente. Dopo il cambio vengono spesso applicate paste o creme protettive. Se la pelle del bambino è sana sarebbe opportuno non applicare nulla. Se, invece, ci sono degli arrossamenti o delle irritazioni si possono usare paste specifiche per il cambio a base di zinco. Attenzione anche all’utilizzo di salviette, queste vanno utilizzate solo in caso di necessità.

Perché è meglio scegliere prodotti bio per l’igiene del neonato

Per comprendere meglio perché è importante utilizzare prodotti bio per i vostri bambini, è doveroso ricordare che tutto quello che utilizziamo per la nostra pelle viene assorbita anche dall’organismo. Questo non riguarda solo i detergenti, le creme o gli oli che utilizziamo per la detersione e per l’idratazione, ma anche vestiti e biancheria sono costantemente a contatto con la pelle. Prima di acquistare abbigliamento o utilizzare un detersivo per lavare i capi dei più piccoli è fondamentale leggere l’etichetta e l’Inci.

Per quanto riguarda i prodotti per l’igiene del neonato, quelli commerciali spesso contengono derivati da petrolio ed altri componenti chimici che non fanno molto bene alla salute del piccolo. Per questo scegliere un prodotto naturale e bio è la scelta più sicura per il bambino, nonché più rispettosa per l’ambiente e sostenibile per il mondo in cui viviamo.

Condividi