Back to school 2020: cosa sappiamo e come comportarsi

Fra qualche giorno è previsto il ritorno tra i banchi e sono ancora tanti i nodi da sciogliere. Back to school 2020, cosa sappiamo?

Mai come quest’anno grandi e piccini attendono il ritorno tra i banchi di scuola. Gli scorsi mesi, infatti, sono stati caratterizzati da grandi cambiamenti, dovuti naturalmente alla pandemia da Covid-19. La vita di tutti noi è cambiata, soprattutto la quotidianità, e anche i più piccoli hanno risentito di questa situazione. Hanno ultimato lo scorso anno scolastico attraverso la didattica a distanza e ora che si avvicina il rientro a scuola, è normale chiedersi cosa cambierà. Back to school 2020: cosa sappiamo?

Back to school 2020: cosa sappiamo

Dopo mesi così complicati e difficili, è arrivato il momento di affrontare il ritorno a scuola. I bambini hanno molta voglia di rivedere i propri compagni di classe e respirare quell’aria di normalità che negli ultimi mesi si era perduta. Nonostante il calendario scolastico 2020/2021 preveda il suono della campanella fra qualche giorno, sono tantissimi i dubbi sulle modalità da adottare per contrastare il contagio da Covid-19. Chi dovrà misurare la temperatura ai bambini? I bambini dovranno indossare la mascherina per tutto il tempo? Back to school 2020: cosa sappiamo veramente? Queste sono solo alcune delle domande che genitori, insegnanti e addetti ai lavori si pongono in merito alla questione. Ci troviamo, infatti, di fronte al rush finale della ripresa della scuola ed è arrivato il momento di sciogliere i nodi.

Dagli organici alle aule, dai banchi monoposto alla questione test sierologici, sono queste le questioni più spinose e da risolvere al più presto.

Banchi monoposto

Inizialmente si era parlato di postazioni singole e avevano fatto discutere le sedie con rotelle e tavolino incorporato, ora vi è la certezza che i banchi saranno monoposto. Infatti, sono già stati consegnati in alcuni istituti, mentre in altri arriveranno in ritardo, a scuola già iniziata.

Cattedre vuote

Al momento, sono 84.808 le cattedre di ruolo autorizzate e ne sono state coperte solo il 25-30% per mancanza di candidati nelle graduatorie, esaurite soprattutto per medie e superiori. Attraverso la “call veloce”, introdotta a dicembre scorso attraverso il decreto Scuola, i docenti con i titoli per entrare di ruolo potranno fare domanda in altre regioni sui posti rimasti vacanti. I sindacati stimano che quest’anno saranno oltre 200 mila le cattedre coperte dai supplenti. Infine, più di un posto su due sul sostegno sarà precario e soprattutto senza docenti specializzati.

Test ai docenti

La somministrazione dei test sierologici al personale scolastico è stata già avviata, sempre su base volontaria. L’assenza del personale scuola in caso di test sierologico positivo sarà assimilato alla quarantena, con tutte le tutele del caso.

Mascherine

La questione mascherine è forse una delle più districate da risolvere. Gli studenti delle superiori così come gli universitari dovranno tenere la mascherina addosso durante tutto il tempo trascorso nelle aule. Il Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile sta vagliando anche la possibilità di rimuovere i dispositivi di protezione quando gli alunni rispettano la distanza di sicurezza.

Aule

Circa 150 mila studenti sono rimasti fuori per mancanza di spazi adeguati. Risulta quindi fondamentale aumentare le risorse per il fondo emergenze.

Trasporti

In queste ore gli addetti ai lavori stanno discutendo le modalità in cui verrà organizzato il trasporto pubblico locale in vista della riapertura delle scuole e della ripresa delle attività riproduttive. La decisione riguarda soprattutto la capienza dei mezzi.

Temperatura corporea

Il Comitato Tecnico Scientifico non ha ritenuto opportuno attivare la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso né per gli alunni né per il personale, ma ovviamente non potrà accedere alla scuola chi manifesta sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37.5°C.

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