troppo internet: rischio sessualità giovani

L’utilizzo di internet come veicolo di informazione sul sesso e sulla sessualità sfiora percentuali altissime tra i giovani (74% dei ragazzi e 37% delle ragazze).

E non è solo l’informazione quella che i giovani di oggi ricercano sul web, ma anche la pratica stessa del sesso (come spettatori o partecipanti stessi).

Naturalmente il tutto è legato anche alla possibilità di indirizzarsi verso siti basati sul sesso: i siti pornografici oggi sono diventati quasi 2 miliardi.

A fronte di una situazione così radicata, ricercata e facilmente accessibile da tutti, non mancano le nuove problematiche legate alla sessualità giovanile:

  • le informazioni sul sesso sono veicolate per l’80% da internet, dunque non verificate, imprecise, non corrette;
  • replicando situazioni viste, vissute in modo virtuale o su cui le informazioni sono qualitativamente scarse, viene meno (nella vita reale) la valenza positiva della sessualità, riducendosi semplicemente a una questione di uso reciproco del corpo;
  • il sexting è sempre più diffuso e a volte questa pratica conduce i giovani più fragili a tentare gesti estremi per la vergogna di vedere le proprie immagini e video pubblicati sul web, quindi accessibili da tutti. Il sexting è attivo, ma anche passivo e porta alla perdita della propria identità sessuale che, troppo spesso viene condivisa con altre persone (1 giovane su 5 invia e riceve immagini a contenuto sessuale).

La sessualità dovrebbe essere qualcosa di prezioso per ogni persona, da condividere solo con il partner e non da gestire pubblicamente come merce grezza. I giovani dovrebbero, pertanto, essere educati a crescere con valori sani. Famiglia, scuola e altri luoghi sociali dovrebbero diventare fonte di educazione e istruzione, anche dal punto di vista sessuale, per dare valore alla sessualità, all’individuo e alla sua dignità nel rispetto di sé e degli altri.

Condividi