Segnali di frustrazione, quali sono

La frustrazione può coglierci a causa di un rapporto che non ci soddisfa, un lavoro gravoso con pochi risultati, un percorso di studi che a un certo punto non procede, l’educazione dei figli, una situazione di difficoltà in genere.

Nel suo insieme appare come un profondo momento di stanchezza con molte sfumature all’interno:

  • Tutto appare difficile, spesso ci si sente già sopraffatti dalla stanchezza ancora prima di cimentarsi con la causa dello stress; non basta il riposo, la pausa, non appena si riprende il malessere ricomincia ancora più intensamente di prima.
  • Ciò che facciamo non ci da più soddisfazione, al contrario diventa fonte di ansia.
  • Sembra di “camminare nelle sabbie mobili” ogni nostro gesto è pesante e lento.
  • Ci si sente inadeguati, senza mezzi sufficienti per affrontare la situazione.
  • I risultati sembrano non arrivare, il traguardo sembra allontanarsi o si perde anche la speranza di poterlo mai raggiungere.
  • Si avverte un grande senso di fallimento e non si riconoscono più i risultati del passato.
  • Non si riesce a pensare ad una soluzione concreta e si è tentati di mollare tutto oppure ci si rassegna a proseguire subendo in modo passivo.

Occorre reagire per cambiare la situazione logorante:

  • Individuare la fonte della frustrazione
  • Rivolgersi a qualcuno, un supervisore che possa vedere le dinamiche che hanno condotto alla frustrazione, senza esserne coinvolto.
  • Analizzare la situazione e vedere in quale modo alternativo poter raggiungere gli obbiettivi.
  • Ri-stabilire gli obbiettivi, fissarli anche in una lista fisica da spuntare. Questi devono essere a breve termine e concreti, si deve poter vedere il miglioramento.
  • Concedersi un premio ogni volta che si raggiunge un obbiettivo.
  • Trovare una attività piacevole che ci dia soddisfazione e ci permetta di staccare il cervello momentaneamente.
  • Abbandonare ciò che crea frustrazione solo in casi estremi , se non esiste alternativa.
Condividi