Seggiolini Antiabbandono: obbligatori dal 7 novembre

Dal oggi scatta l'obbligo dei seggiolini antiabbandono. Ecco come fare ad adeguarsi

Da oggi ogni seggiolino montato in macchina dovrà avere collegato un dispositivo di allarme in caso di abbandono del minore in auto. Abbiamo già parlato del funzionamento di questi seggiolini qui. Vediamo ora da quando scatta l’obbligo e come adeguarsi con questi seggiolini antiabbandono.

Da quando

L’obbligo della dotazione dei dispositivi di allarme scatta oggi 7 Novembre. riguarda tutti coloro che trasportano un minore di 4 anni in macchina. L’articolo che prevedeva questo è il n.172 del nuovo codice della strada, pubblicato 15 giorni fa e quindi in vigore da oggi.

Il Ministero dei Trasporti ha anche divulgato una Circolare esplicativa della Direzione Centrale delle Specialità per l’attuazione del nuovo decreto. Sono in molti oggi a chiedersi se ci sarà un periodo di tempo per permettere alle famiglie di mettere a norma i propri seggiolini o se davvero da oggi chiunque trasporti un minore in auto è a rischio sanzione.

Le sanzioni

Chi sarà beccato con i seggiolini non a norma rischierà una sanzione da 81 fino a 326 euro e 5 punti sulla patente. Inutile dire che per una famiglia che si troverà da un giorno all’altro a dover dotare uno o due seggiolini di dispositivi antiabbandono il costo è davvero alto. I seggiolini antiabbandono sono in commercio già da tempo m non era ancora chiaro da quando sarebbe scattato l’obbligo. Tuttavia ci si domanda se quelli in commercio sono già a norma.

Incentivi statali

30 € per i seggiolini antiabbandono

Per molte famiglie la dotazione del dispositivo è sicuramente una spesa onerosa non prevista dal budget familiare. Per questo motivo dovrebbero essere stanziati degli incentivi statali per l’acquisto dei dispositivi antiabbandono. La spesa pro capite è di circa 30 € a bambino, ma ancora non si sa bene da quando saranno disponibili questi fondi e come saranno dati alle famiglie.

C’è molta confusione al riguardo tra le famiglie che oggi si sono trovate colte alla sprovvista dall’entrata in vigore dell’articolo. Molti stanno correndo ai ripari acquistando i dispositivi online, tuttavia non si capisce bene che tipo di omologazione debbano avere questi. A quale norma devono fare riferimento? Chi è che garantisce la loro conformità?

Sono tutte domande che ora non hanno una risposta definita così come quelle relative ai tempi di attuazione.

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