Scarlattina bambini, cosa fare

La scarlattina è una malattia esantematica che, a differenza delle altre, come la rosolia, la varicella e il morbillo, non è provocata da un virus, bensì da un batterio appartenente alla classe degli steptococchi, per cui può essere contratta più volte, se si viene contagiati mediante contatto con la pelle di una persona infetta o l’inalazione di goccioline di saliva espulse con tosse e starnuti.

La malattia esordisce con febbre, forte mal di gola, dolori addominali e vomito, dopo qualche giorno la situazione peggiora e si nota nel bambino che la lingua all’inizio è ricoperta da striature biancastre e poi appare rossa e gonfia, nel contempo incomincia a comparire l’esantema tipico, dapprima su inguine, collo e ascelle e poi si diffonde per tutto il corpo e si caratterizza per delle macchioline rosse che al tatto sono ruvide e in rilevo. La zona intorno alla bocca di solito è l’unica a restare di colore pallido. Se vostro figlio manifesta questi sintomi, appena compare il rash cutaneo è necessario contattare il medico che, attraverso una visita ed un tampone faringeo, può diagnosticare l’infezione e prescrivere una terapia a base di antibiotici per debellare il batterio.

Dato che si tratta di una patologia altamente contagiosa è bene che il bambino malato utilizzi piatti, posate e bicchieri specifici per lui e che non li scambi con altre persone, l’ideale sono quelli di plastica da buttare subito dopo l’uso; inoltre è meglio che mangi cibi morbidi, poiché la masticazione e la deglutizione potrebbero essere molto dolorose, che ingerisca parecchi liquidi per evitare che si disidrati e siccome l’esantema può provocare tanto prurito, è opportuno che le unghie delle mani siano mantenute corte, in modo che, grattandosi, non si si provochi delle ferite. Se avete a casa un umidificatore potrebbe essere molto utile, in quanto aumentare leggermente il livello di umidità nell’aria aiuta a prevenire la secchezza della gola e a ridurre il dolore.

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