Quali sono sintomi della varicella

I sintomi prodromici sono di solito modesti: malessere, cefalea, qualche brivido (anche se a volte possono mancare). La malattia inizia il suo decorso con la comparsa di maculo papule che possono comparire al viso, alla mucosa della bocca od a qualsiasi altra mucosa, poi si diffondono piano piano e si trasformano in vescicole, le quali all’inizio presentano un contenuto limpido, poi dopo circa 8 ore diventano torbide, opalescenti e si rompono facilmente, specialmente nelle zone dove esistono compressioni. Le vescicole si trasformano poi in croste e dopo 10-14 giorni cadono lasciando una pigmentazione che scompare senza lasciare cicatrici, tranne che in caso di complicazioni. Tali vescicole compaiono contemporaneamente e si hanno così vari stadi rappresentati da elementi inoculesi, papulosi, crostosi nella formazione cosiddetta a “cielo stellato”. Le complicanze della varicella sono: le infezioni da streptococco, da stafilococco, eresipela, ascesso o piodermiti dovuti a trattamento. Le complicanze a carico del sistema nervoso (meningite linfocitaria) sono molto rare, quindi in complesso si tratta di una malattia a decorso benigno.
Profilassi dell’esposizione: denuncia obbligatoria dei soggetti colpiti da varicella, isolamento, disinfezione che si può ottenere con raggi ultravioletti oppure mediante comuni disifettanti liquidi o gassosi, tra i quali il più usato è la formalina.
Profilassi della predisposizione: è scarsamente usata e si pratica con siero di convalescente o con le gamma globuline, ma ha una scarsa efficacia. Ai fini della profilassi è importante saper riconoscere la varicella da manifestazioni simili che sono frequenti nell’infanzia e che spesso dipendono dallo stesso virus che in soggetti più o meno allergici può dare manifestazioni varie.

Condividi