Problemi di violenza tra adolescenti

Gli adolescenti spesso perpetrano la violenza contro i coetanei. Gelosia, umori imprevedibili, droga o alcol, incapacità di affrontare i sentimenti, o di essere testimone di un modello di violenza sono alcuni dei fattori che possono portare un adolescente ad agire violentemente.

Incontri

Gli adolescenti coinvolti in una relazione romantica spesso non hanno la stabilità emotiva e la maturità di riconoscere un rapporto potenzialmente violento e possono tollerare gli abusi per lunghi periodi di tempo. L’abuso può iniziare con le critiche e le richieste e poi l’escalation di violenza fisica. Le giovani donne tendono ad essere a più di un rischio, ma i giovani possono anche sperimentare la violenza per mano di una giovane donna.

Scuola

Quasi la metà di tutti gli studenti delle scuole superiori sperimenta qualche tipo di bullismo, che può degenerare in un alterco fisicamente violento. La comunicazione elettronica come sms e siti di social networking dá ai ragazzi un facile accesso a un luogo attraverso il quale si possono avviare un comportamento emotivamente abusivi o minacciare con violenza fisica che culmina nella scuola.

Sessuale

Ragazze adolescenti tra i 16 e i 19 anni hanno quattro volte più probabilità di essere violentate rispetto alla popolazione generale. A parte gli effetti fisici della violenza sessuale come il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate, la vittima può sentirsi tradita, ha vergogna o colpa. Spesso droga e alcol hanno un ruolo nell’assalto.

Suicidio

Un adolescente che ha difficoltà a trattare con situazioni difficili, come ad esempio il rifiuto da parte dei coetanei, il divorzio dei genitori, o la mancanza di successo scolastico, può ricorrere ad agire violentemente contro se stesso. La disperazione e l’ansia possono farlo sentire intrappolato in una vita che non riesce a gestire. Un adolescente può credere che il suicidio è l’unica via d’uscita dal problema. Può anche agire in altri comportamenti distruttivi per attirare l’attenzione.

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