Pasti e porzioni dopo lo svezzamento

Prendiamo un bebè di 9 mesi circa, dentini sviluppati. E’ pronto per la pasta! Questa può infatti diventare l’elemento base dei suoi primi piatti. Inizialmente va proposta una pastina di formato piccolissimo, meglio se specifica per la prima infanzia (arricchita con calcio, ferro, vitamine e priva di organismi geneticamente modificati), per poi proseguire con i fili d’angelo e con formati sempre più grandi.

Vanno benissimo anche le minestre di pasta e legumi come fagioli, piselli e lenticchie. Il pomodoro è un altro alimento necessario e una grande scoperta per il piccolo, così come la frutta grattugiata, a pezzettini oppure omogeneizzata.

Teniamo presente che ogni bambino ha i suoi ritmi di sviluppo, anche per quanto riguarda i progressi a tavola. Quindi non accelerare i tempi e bruciare le tappe, ma piuttosto assecondare i traguardi che il piccolo raggiunge spontaneamente durante i pasti. Proponiamo come abbiamo già detto pasta in formato sempre più grosso, magari con pomodoro, ragù o legumi, aggiunti alle altre verdure per la preparazione del brodo vegetale, come aggiunta alla pappa (2-3 cucchiai di polpa). Vanno benissimo anche in sostituzione della carne o del pesce (al massimo 1-2 volte alla settimana).

I primi piatti infatti sono importantissimi, vediamo la pasta al pomodoro, ad esempio: 2 pomodori freschi e maturi, 30 g di pasta, 1 cucchiaino di olio extra vergine d’oliva, un paio di foglie di basilico e un cucchiaino di parmigiano. Dose ottimale! Se vogliamo fargli assaggiare le pennette al ragù bastano 30 g di pennette, 1 omogeneizzato di manzo, 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva.

Pasta e lenticchie? 50 g di lenticchie, 1 carota, 1 gambo di sedano, 15 g di pastina, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaino d’olio d’oliva extravergine. E’ tutta una scoperta!

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