Pane fatto in casa

Il pane è uno degli alimenti più consumati in Italia.

Farlo in casa non è difficile e molti, soprattutto negli ultimi anni, si dilettano a sfornare del caldo e profumato pane direttamente “home made”.

La preparazione del pane fatto in casa non è difficile, con o senza il supporto delle macchine del pane oggi in commercio e i segreti sono, come sempre, i giusti ingredienti e la buona ricetta.

Per quanto riguarda gli ingredienti, il primo tra tutti è certamente la farina, ingrediente basilare cui però è necessario prestare attenzione: una buona farina è indispensabile per ottenere un buon pane. Quella adatta per la panificazione deve avere un’alta capacità di assorbimento dell’acqua e un alto tenore proteico. Le migliori farine sono dunque quelle professionali, quelle speciali per il pane, la farina di grano duro o la farina di semola rimacinata e la farina 00 miscelata con farina Manitoba.

Il secondo ingrediente anch’esso indispensabile è il lievito. Il più consigliato è il lievito di birra. Esso dovrà essere fresco e con lunga scadenza.

Altro ingrediente da non omettere è l’acqua, della semplice acqua del rubinetto per garantire la giusta quantità di minerali (presenti in quantità più ridotte nelle acque minerali in commercio).

Infine, il sale deve essere fino, da cucina e possibilmente di qualità.

Seguendo le istruzioni di una buona ricetta, è necessario ricavare circa un’ora di tempo per la parte di procedimento attiva (quella in cui si è attivamente all’opera per la preparazione e miscelazione degli ingredienti), mentre altre ore (anche 4-5) sono di pura attesa.

Senza dare indicazioni precise sulle quantità degli ingredienti da unire (in quanto esse variano da ricetta a ricetta), la preparazione del pane fatto in casa prevede sempre l’unione in una insalatiera piuttosto capiente di farina, acqua con l’aggiunta del lievito sciolto e la lavorazione del tutto sino a che non si sia formato un composto omogeneo.

Segue l’aggiunta del sale e il trasferimento dell’impasto omogeneo sul piano di lavoro per l’ulteriore impastamento della durata di almeno 15-20 minuti.

Quando l’impasto cambia consistenza e diventa elastico, malleabile si può passare alla fase di lievitazione, mettendo l’impasto in un luogo caldo (favorisce la lievitazione che necessita di temperature elevate) e coprendolo con un panno inumidito con acqua tiepida oppure con un canovaccio asciutto e un pentolino di acqua tiepida.

Dopo la lievitazione l’impasto è pronto per essere disteso e lavorato. Ottenuta la giusta forma (in base al tipo di pane desiderato), l’impasto può essere disposto su della carta da forno, cosparso di farina sulla superficie e intagliato (sempre solo sulla superficie) con un coltello da cucina.

L’impasto a questo punto va in forno per una seconda lievitazione (per 45-60 minuti).

Terminata questa seconda lievitazione, si prepara il forno per la cottura: temperatura a 250 gradi, una teglia pesante sulla parte bassa e sopra la leccarda. Con il forno a temperatura, è necessario bollire un pentolino d’acqua da versare poi nella teglia.

Dopo 8 minuti si può estrarre la teglia con l’acqua, aprire leggermente il forno per far uscire l’umidità in eccesso e abbassare la temperatura a 220 gradi per 10 minuti.

Trascorso questo tempo, la temperatura va diminuita nuovamente e la cottura può proseguire per altri 20 minuti a 180 gradi.

Quando la crosta è ben dorata, è possibile estrarre la pagnotta e farla raffreddare sino a che non raggiunga la temperatura ambiente e la si possa tagliare e gustare!

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