Migliori favole da leggere a Natale

Amicizia e solidarietà nelle favole del Natale

Natale è il periodo dell’anno in cui in tutto il mondo si celebrano i sacri valori dell’amicizia, del perdono, della fratellanza, dell’altruismo e della gentilezza.
A questo proposito, segnalo il bellissimo libro di Piero Ferrucci “La forza della gentilezza”, Mondadori Editore, in cui l’autore, psicologo e psicoterapeuta, spiega perché essere gentili faccia bene alla salute, alle relazioni e al nostro sé più profondo. Il libro, risultato di importanti ricerche scientifiche, è ricco di aneddoti tratti dall’esperienza personale e di rimandi a fiabe e racconti delle più varie tradizioni.
La festa del Natale, con le sue origini antichissime, tramanda leggende e storie che hanno al centro gli affascinanti personaggi di Babbo Natale, della Befana, di Gesù, dei Re Magi, uniti a temi spesso legati alla natura e al ciclo della vita.
Alcune favole, ideali da leggere a Natale, sono:

Il racconto della Stella di Natale
In un piccolo villaggio messicano viveva una bambina di nome Altea.
Giunse la notte di Natale e tutti andarono in chiesa con un piccolo dono per Gesù. Solo Altea rimase a casa perché non aveva nulla da donargli. All’improvviso apparve un angelo. «Perché sei così triste?» chiese alla bambina.
“Perché non ho nulla da portare a Gesù!” rispose Altea. Allora l’angelo le disse: “Tu hai una cosa molto importante da donare a Gesù: il tuo amore. Raccogli le frasche che crescono ai bordi della strada e portale in chiesa. Vedrai, il tuo dono sarà il più bello di tutti.”
Altea fece come le aveva detto l’angelo e depose un mazzo di frasche davanti all’altare. Mentre la bambina pregava, le frasche si trasformarono in una pianta meravigliosa con foglie verdi e rosse: era nata la Stella di Natale.

L’uccellino di Natale
Quando giunse l’inverno, tutti gli uccellini del bosco partirono. Soltanto un piccolo uccellino decise di rimanere nel suo nido dentro un cespuglio di agrifoglio:
voleva a tutti i costi attendere la nascita di Gesù per chiedergli qualcosa. L’inverno fu lungo e molto nevoso. Il povero uccellino era stremato dal freddo e dalla fame.
Finalmente arrivò la Notte di Natale. Quando l’uccellino fu dinnanzi al Bambino appena nato, disse : “Caro Gesù, vorrei che tu dicessi al vento invernale del bosco di non spogliare l’agrifoglio. Così potrei restare nel mio nido e attendere la nuova primavera”.
Gesù sorrise, poi chiamò un angelo e gli ordinò di esaudire il desiderio di quell’uccellino. Da allora, l’agrifoglio conserva le sue verdi foglie anche d’inverno. E per riconoscerlo dalle altre piante, l’angelo vi pose delle piccole bacche rosse e lucide.
(Entrambe le favole sono liberamente tratte da ilnatale.org)

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