latti di proseguimento: cosa sono?

Nell’alimentazione di un bambino di 6 mesi compaiono alimenti, anche solidi, in parziale sostituzione del latte che fino a questo periodo ha rappresentato l’elemento esclusivo, a parte l’introduzione di frutta per la merenda che molti pediatri consigliano dal quarto mese di vita.

A questo punto, dunque, il latte non rappresenta più il solo alimento del bambino e non deve necessariamente continuare a nutrirlo come quando doveva apportare al piccolo grassi, vitaine e proteine di cui aveva bisogno. Adesso ci saranno altri nutrimenti a dargli le sostanze nutritive che gli servono per crescere e il latte diventa un alimento a completamento della sua dieta: il bambino lo berrà a colazione, prima della nanna serale e talvolta a merenda (dipende poi dalle abitudini di ognuno, dai suggerimenti pediatrici e da come viene gestito il passaggio dal latte alla pappa).

Da qui i pediatri consigliano, terminato il latte di formula 1, di passare al cosiddetto “latte di proseguimento” (o di formula 2), meno calorico dei latti precedenti che viene mantenuto sino al compimento dell’anno.

Si tratta, spesso, di una questione più economica che altro, infatti i latti di proseguimento sono generalmente meno costosi dei latti di formula 1.

Anche dopo l’anno si può proseguire con lo stesso latte o con il latte di crescita (formula 3) oppure passare al latte vaccino. L’importante però è utilizzare quello intero e fresco, almeno all’inizio, per assicurarsi di dare al piccolo la corretta quantità di grassi di cui necessita per la crescita e lo sviluppo

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