Gravidanza e medicine: quali evitare

In gravidanza sarebbe bene evitare qualunque tipo di farmaco, quando però non si può fare a meno ecco le opzioni disponibili per le donne in gravidanza.

Grande attenzione va posta alle abitudini di vita della donna gestante, ma anche a ciò che assume. Le medicine, ad esempio, sono fondamentali per la buona salute ma una donna che aspetta farebbe bene ad evitarne alcuni che potrebbero creare problemi a lei e al bambino. Ecco perciò una panoramica su tutto quello che è bene conoscere.

Teratogenicità: cosa si intende?

Al giorno d’oggi può succedere di sentire al telegiornale o di leggere online di farmaci ritirati o soggetti a monitoraggio per via del rischio di teratogenicità. Questa parola è di fondamentale importanza soprattutto per quelle donne che sono in attesa di un bambino in quanto sono farmaci che possono arrecargli problemi di salute. Tale elemento è un parametro fondamentale quando si parla di studi sui farmaci soprattutto considerando che i farmaci sono molecole di natura sintetica. Ecco perché l’organismo del bambino non ha ancora sviluppato una serie di tessuti e sistemi in grado di assimilarli e ben metabolizzarli. I pericoli possono essere svariati per cui una donna in attesa farebbe bene a non usare determinate molecole.

Attenzione agli antibiotici

Stando a delle statistiche recenti che l’AIFA ha diffuso, gli antibiotici sono tra i farmaci più usati al mondo. In Italia le persone che li usano in maniera impropria sono 3 su 5. Dati alquanto allarmanti e che fanno capire quanto l’uso di antibiotici sia diffuso. La donna in gravidanza farà bene ad evitare completamente l’assunzione di molecole come le cefalosporine che sono da usare solo se strettamente necessario. Attenzione va fatta anche alla ciprofloxacina che è una delle più usate soprattutto per infezioni delle vie urinarie. Questa può determinare problemi nello sviluppo osseo del bambino. Fino a dover considerare con attenzione l’utilizzo della fosfomicina: questa va assunta solo dopo attenta visita del ginecologo che ne accerti l’effettiva necessità. Senza dimenticare che gli antibiotici, se assunti in gravidanza, non vanno presi per periodi particolarmente lunghi. Questo perché potrebbe creare problemi al feto e disturbi evidenti anche alla madre.

Altri farmaci da evitare

L’acidità e la nausea sono alcune delle sensazioni più comuni nelle donne in gravidanza. Coloro che abbiano bisogno di un farmaco farebbero bene ad evitare il bicarbonato di sodio. Meglio assumere prodotti che non lo contengano o naturali come lo zenzero. Per i dolori e per eventuali stati influenzali vanno evitati i FANS nel modo più assoluto in quanto possono determinare problemi nella chiusura del Dotto di Botallo, fondamentale per il corretto funzionamento dell’aorta del piccolo. La molecola preferita in tal caso è senza dubbio il paracetamolo di cui è stata accertata la sicurezza in gravidanza. Da evitare nel modo più assoluto prodotti contenenti codeina in quanto possono creare assuefazione nella mamma e soprattutto disturbi respiratori nel bambino. Attenzione anche agli spray nasali che contenendo delle sostanze che vanno a determinare vasocostrizione possono disturbare e non poco il feto. Da evitare gli anticoagulanti: l’unica ben tollerata è l’eparina a basso peso molecolare.

Le regole per l’uso corretto dei farmaci

Per una donna in gravidanza è bene considerare alcune regole basilari per usare le medicine nel modo giusto. Innanzitutto evitare di ricorrere all’auroterapia che in molti casi è più un danno che un beneficio. Inoltre nel caso di terapie croniche da seguire sarebbe sempre bene valutare una modifica della terapia nel momento del concepimento. Molti farmaci hanno molecole teratogene all’interno per cui i rischi potrebbero diventare alquanto elevati. Inoltre prima di utilizzare un determinato farmaco la cosa migliore da fare è chiedere al medico di famiglia o al ginecologo. Queste due figure sapranno dare le giuste delucidazioni in merito ad eventuali rischi legati alle varie molecole. Finendo poi col ricordare che i trattamenti con i farmaci devono essere i più brevi possibile e che gran parte del loro effetto è determinato dal loro corretto utilizzo. La regola base è quella che prevede né una compressa in più né in meno, ma solo quelle prescritte dal medico.

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