Crescere un figlio all’estero: come farlo

Sempre più famiglie stanno scegliendo di trasferirsi e crescere i propri figli all'estero. Sicuramente, è un'esperienza unica. Vediamo quali benefici ricavano i bambini e come farlo.

Una delle prime caratteristiche che ci vengono in mente quando pensiamo alle tendenze, è senz’altro quella di voler crescere un figlio all’estero. Sempre più persone viaggiano per il piacere di esplorare o per motivi di lavoro ed è sempre più frequente che intere famiglie scelgano di trasferirsi all’estero. Chi sceglie di trasferirsi con i propri figli dovrà mettere in conto che oltre alla casa, il lavoro e le spese, un punto cruciale di questo progetto è proprio capire come muoversi per crescerli felici in un nuovo contesto.

Crescere un figlio all’estero: la lingua e la cultura

Essere catapultati in un altro paese in cui si parla una lingua nuova e ci sono abitudini più o meno diverse non è scontato. É una avventura che costituisce un’occasione di crescita.
Spesso la lingua è fonte di preoccupazione per chi non parla bene il nuovo idioma, ma per i bambini si tratta di un passaggio rapido e spontaneo. I bimbi infatti assorbono in maniera velocissima dal contesto che li circonda e nel giro di pochi mesi parlano la nuova lingua e negli anni diventano perfettamente blilingue. Perché questo avvenga è necessario che abbiano la possibilità di relazionarsi il più possibile con bambini e persone del posto. Apritevi a pomeriggi al parco o nei luoghi di gioco. Per i figli più grandi il passaggio può esser più lento.Un’idea per aiutarli e renderli più sicuri è suggerire loro di iniziare a studiare la nuova lingua prima del trasferimento.

L’aspetto linguistico è solo uno degli aspetti della nuova cultura. Ci possono esser tante nuove tradizioni e modi di fare con cui si dovrà familiarizzare. Il consiglio è di esser il più possibile aperti e curiosi e di insegnare altrettanto ai propri figli. Le differenze sono sempre un’occasione di arricchimento e se vi impegnerete per integrarvi e conoscere la nuova casa, i vostri figli cresceranno come persone integrate, curiose e tolleranti. I bambini sono per natura molto spontanei e potrebbero non fare caso ad alcune cose. Per vivere con positività questa esperienza, approfittate dei momenti liberi per girare per la nuova città per capirne le radici, la cultura e la storia.

Crescere un figlio all’estero: il senso di comunità

Quando ci si trasferisce è naturale provare un po’ di solitudine: si perde la rete di familiari e di amici costruita nel proprio paese e ne andrà piano piano costruita una nuova.
La scuola, per bambini e ragazzi, è la prima comunità dove creare nuovi rapporti di amicizia. Si tratta quindi di un luogo fondamentale per la loro crescita. Per quanto vi è possibile, assicuratevi di scegliere degli istituti che abbiano indirizzi di studio in linea con i loro interessi.
Anche le attività extrascolastiche, come lo sport o attività ricreative, sono ottime occasioni per stringere dei legami in un contesto sereno e di gioco. Sforzatevi anche voi di conoscere persone del posto che siano immigrati come voi o autoctoni. Sia per voi che per i vostri figli sviluppare una rete di conoscenti e amici vi farà sentire a casa. Potreste sorprendervi nel sentire quanto queste persone possano diventare la vostra seconda famiglia.

Informarsi e studiare prima di partire

Non è possibile prevedere tutto prima di una rivoluzione di vita quale è un trasferimento all’estero, ma partire il più possibile preparati vi aiuterà nel processo. Studiate la vostra destinazione, dal sistema sanitario a quello scolastico, valutate se sarà possibile far ottenere una seconda cittadinanza ai vostri figli. Molti aspetti, tra cui la burocrazia, sono di difficile comprensione, ma aver iniziato a capirli per tempo, vi darà un piccolo aiuto nel velocizzare l’inserimento della vostra famiglia nel vostro nuovo paese.

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