Corpi chetonici nelle urine: cosa sono?

In condizioni fisiologiche i valori dei corpi chetonici nelle urine si aggirano intorno agli 0,6 mentre in condizioni patologiche si può arrivare anche ad accumulare fino a 5 mg per litro di urina.

I corpi chetonici vengono prodotti in seguito al metabolismo degli acidi grassi e essendo di piccoli dimensioni vengono trasportati per via ematica (dal sangue). Questi vengono utilizzati nella maggior parte dei casi da muscoli, cuore, encefalo. Normalmente nelle urine è presente una piccola quantità di corpi chetonici, ma nella condizione patologica in cui la concentrazione di questi nel sangue è eccessiva, dovranno necessariamente essere rimossi attraverso l’urina per poter ristabilire la normale e fisiologica concentrazione. Con il termine chetonuria infatti si intende la presenza di questi elementi nelle urine e non è altro che una conseguenza di un catabolismo degli acidi grassi eccessivo. Un tipico sintomo di questa alterazione è il forte odore di cloroformio che assume l’urina.

Quali potrebbero essere le cause della chetonuria?

La presenza di una eccessiva quantità di corpi chetonici nelle urine è spesso ricollegabile ad un digiuno elevato (quasi 20 ore senza mangiare e ciò determina un ridotto apporto di carboidrati), è comune nel periodo di gravidanza, in soggetto che stanno utilizzando una particolare dieta (dieta chetogenetica ad alto contenuto di proteine), soggetti che per motivi diversi hanno subito un’ustione, soggetti che sono stati sottoposti ad un’operazione chirurgica. Oltre alle tante cause elencate, quella principale e che nella maggior parte dei casi è accomunabile alla chetonuria è il diabete di tipo 1 per l’elevatissima presenza di glucosio che si ha nel sangue. Per questo motivo si consiglia a tutti i soggetti affetti da questo tipo di patologia di eseguire regolarmente test per la chetonuria. Esistono comunque anche altre condizioni che potrebbero spiegare valori elevati di chetoni nelle urine e queste potrebbero essere l’uso eccessivo di alcool, disturbi alimentari (bulimia o anoressia), febbre, disturbi a carico della tiroide. Tante possono essere le cause e tanti possono essere anche i sintomi che presentano pazienti di questo tipo come ad esempio vomito, senso di confusione e di stanchezza, dolore nella regione addominale e perdita di peso.

Come e dove eseguire le analisi

La scelta più consigliata è quella di eseguire delle analisi delle urine presso l’ospedale di zona portando il proprio campione. L’urina può essere raccolta sia in un momento della giornata (si consiglia la mattina dopo aver fatto un’accurata detersione) o anche può essere raccolta durante l’intera giornata e in tal modo i valori dei corpi chetonici che vengono rilevati si riferiscono alle 24 ore. Nonostante questa prima opzione ne esiste comunque una seconda che non è comunque valida allo stesso modo della prima ma che può comunque fornire alcune informazioni indicative. Si tratta infatti della possibilità di utilizzare particolari strisce da immergere nelle urine e che definiscono il numero di corpi chetonici. In quest’ultimo caso la diagnosi viene fatta attraverso il diverso colore che assume la striscia di carta, mentre nel caso delle analisi delle urine vengono forniti valori di riferimento espressi in mg/dl. In condizioni fisiologiche i valori dei corpi chetonici nelle urine si aggirano intorno agli 0,6 mentre in condizioni patologiche si può arrivare anche ad accumulare fino a 5 mg per litro di urina. Valori bassi non devono in alcun modo allarmare, mentre come abbiamo già detto, devono preoccupare valori alti che stanno ad indicare che il nostro organismo non è più in grado di utilizzare il glucosio come fonte di energia e perciò inizia ad assorbire gli acidi grassi per poter rispondere alle continue richieste metaboliche.

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