Come insegnare al bambino a mangiare

Insegnare ad un bambino a mangiare da solo è un’impresa che richiede molto tempo e pazienza. Non è diversa da tutte le altre cosa che i bambini imparano a fare: alzarsi da soli, camminare, parlare, ecc.. Anche mangiare da soli ha una sua dose di difficoltà, richiede pazienza da parte dei genitori e tempo, che sarà differente per ogni bambino.

La caratteristica che accomuna tutti i bambini è la curiosità nel conoscere cose nuove, nello sperimentare, nel comprendere ciò che gli sta attorno. Quando i genitori si approcciano all’esperienza del seggiolone avviene in modo molto evidente questo processo di conoscenza e scoperta che interessa i bambini.

La manipolazione del cibo è senza dubbio uno degli aspetti più evidenti e caratteristici di questa fase della crescita di ciascun bambino.
Si sa anche che i bambini hanno la particolare tendenza a ricopiare tutto quello che vedono, quindi non dobbiamo stupirci se, a modo loro, ci fanno capire che sentono la necessità di avere una loro forchetta, e di mangiare come gli adulti. E’ solo una naturale propensione a imitare tutto ciò che vedono.

Ciò che per i genitori è importante capire è che questa sarà una lunga fase. Il bambino non imparerà nell’immediato a mangiare da solo, a stare composto, a non giocare con il cibo. Ma è importante lasciargli fare tutte queste esperienze, portando pazienza. Non pretendere che il bambino assuma subito il comportamento adeguato, che non si sporchi lui, e che non sporchi in giro: rovescerà il bicchiere, sputerà il cibo, giocherà con il cibo tra le mani, ma non preoccupatevi, fa tutto parte del mestiere!

Quello che possono fare i genitori è cercare di prevenire i danni: coprire il tavolo con una tovaglia di plastica, invece che di stoffa; far indossare al proprio bambino una bavaglia ampia, o un vecchio grembiulino; coprire il pavimento con un giornale: non si sa mai cosa cadrà dal seggiolone!

Condividi