Come aiutare i bambini con le loro difficoltà: i consigli

I bambini quando si trovano di fronte alle difficoltà si scoraggiano: è importante che i genitori vengano in loro aiuto in queste situazioni.

Le situazioni negative sono necessarie per far crescere i bambini: quando si trovano di fronte alle difficoltà molto spesso si demoralizzano perché si sentono incapaci di superare da soli i problemi. È importante che i genitori vengano in loro aiuto senza ignorare il loro malessere.

Bambini e difficoltà: come affrontarle?

Sul cammino di crescita di un bambino non esistono soltanto momenti piacevoli e spensierati, ma ci possono essere anche situazioni negative. Quando un bambino si trova ad affrontare una circostanza a lui sfavorevole, molto spesso si scoraggia poiché si sente impotente nell’affrontare un determinato problema. La psicologa Carol Dweck, che ha sviluppato l’ambito di ricerca scientifica “Growth Mindset“, che letteralmente significa “approccio alla crescita”, ad un Ted Talk ha spiegato che lo sviluppo psichico del bambino deve per forza passare attraverso queste fasi problematiche e scontrarsi con alcune difficoltà coerenti con la sua età. Sia in famiglia che in ambiente scolastico le difficoltà che il bambino incontra possono generare in lui sconforto e, se queste non vengono superate, possono comportare effetti negativi nel suo lungo percorso di crescita.

L’adulto qui gioca un ruolo fondamentale nell’aiutare il piccolo a superare gli ostacoli che ritiene insuperabili. Chi intende aiutarlo non deve assumere un atteggiamento di critica e né di rimprovero nei suoi confronti , ma neppure ignorarlo. A detta della Dweck l’atteggiamento più giusto da parte dei genitori sarebbe quello di affrontare insieme al piccolo il problema, rassicurandolo che presto sarà in grado di superare l’ostacolo che ora ha davanti a sé. Se il piccolo esordisce con “Non riesco a fare quella cosa” la risposta più adatta che il genitore dovrebbe mettere in campo è “Ora non ce la fai, ma stai tranquillo che in seguito ci riuscirai“. Quando i bambini sono molto piccoli affrontano le difficoltà con la rabbia o il pianto e qui genitori dovrebbero insegnare loro a controllarsi cercando di allontanare le emozioni negative e la tristezza.

L’importanza del dire “non ancora”

L’espressione “non ancora” è una frase importante da dire ad un bambino in difficoltà. Tale asserzione afferma che il problema c’è, ma che con un po’ di pazienza e impegno può essere risolto. Di fronte ad un insuccesso del bambino, se il genitore o anche l’insegnante esprime giudizi e valutazioni negative queste potranno avere una grave ripercussione in futuro, in quanto renderanno il bambino pessimista e insicuro di sé andando ad incidere negativamente a livello dell’autostima. Con la frase “non ancora” il bambino accetterà il proprio insuccesso e capirà che potrà essere facilmente superato. Il bambino deve imparare, con l’aiuto di un adulto, che in alcuni ambiti deve anche sapere accettare e comprendere i fallimenti con la sicurezza che in un futuro riuscirà a superare le sue difficoltà e i suoi limiti.

Una soluzione efficace

Un’idea efficace per stimolare il bambino ad affrontare gli insuccessi e le difficoltà nel giusto modo e non farsi scoraggiare è quella di creare, insieme all’adulto, una lista degli obiettivi che non sono ancora stato raggiunti e che con impegno, determinazione e volontà potranno essere sconfitti. Avere chiari i propri limiti permetterà al bambino di impegnarsi e riserverà le sue energie per superare le difficoltà che troverà sul proprio percorso di crescita. Quello che la frase “non ancora” vuole esprimere è che nulla è impossibile e che solo con tanto impegno e costanza si superano le situazioni negative della vita.

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