Ciuccio: quanto fa male ai dentini?

Per un neonato succhiare è un comportamento assolutamente spontaneo, che gli provoca delle sensazioni abbastanza piacevoli. A causa di ciò, ci si chiede spesso se l’utilizzo del ciuccio da parte di un bebè possa provocargli, con il passare del tempo, dei danni ai denti.
A questo proposito, si può dire che abituare un neonato all’uso del ciuccio non è un comportamento sbagliato. L’impiego di questo oggetto non causa assolutamente dei danni alle arcate dentarie di un bambino, soprattutto se viene usato entro i primi due anni d’età. Al contrario di quello che si pensa, infatti, l’utilizzo del ciuccio è meno nocivo dell’abitudine che ha un bambino di succhiarsi il pollice, in quanto consente di esercitare una pressione inferiore sui denti. E’ necessario però evitare un uso prolungato di questo oggetto, affinché quest’ultimo non faccia male a lungo andare ai dentini.

La parola agli esperti

Parecchi medici hanno espresso la loro opinione sui danni che l’utilizzo del ciuccio possa arrecare alle arcate dentarie di un bambino. Tra questi, vi è innanzitutto la dottoressa Lara Lambertini. Questa professionista ha dichiarato, quindi, che il ciuccio viene considerato dai neonati come un rifugio, un compagno quotidiano sempre pronto a consolarli e a proteggerli.
Secondo la Lambertini, allora, soltanto l’uso prolungato del ciuccio può generare la comparsa di alterazioni al palato e alle arcate dentarie che si allungano. Dunque, ad un certo punto i genitori devono decidere di sospenderne l’utilizzo.
Per aiutare un bambino a fare a meno del ciuccio, vi sono dei metodi molto efficaci, che è necessario seguire.

Ecco come non usare più il ciuccio

La dottoressa Lambertini ha allora spiegato che esistono dei metodi efficaci per far sì che un determinato bambino abbandoni l’utilizzo del ciuccio.
A questo proposito, i genitori possono ad esempio fare in modo che i loro figli usino quest’oggetto esclusivamente prima di addormentarsi, oppure quando dormono.
In questo processo abbastanza delicato, è molto importante la fermezza degli adulti. E’ quindi essenziale che i genitori non concedano ai loro figli un prolungamento di tempo nell’utilizzo del ciuccio. Se infatti questi ultimi hanno scelto che il loro piccolo possa utilizzare il ciuccio solamente di notte, tutto questo significa che l’uso di giorno di questo oggetto non deve essere in alcun modo permesso.

In questo percorso, è raccomandato poi dare di tanto in tanto ai vostri figli dei regali e dei premi, che possono essere veramente d’aiuto.
Se un bambino non si dimostra collaborativo, è raccomandato supportarlo in questo processo di separazione in maniera graduale, evitando il più possibile i metodi coercitivi, che possono portare ad imporgli delle azioni forzate.
Per queste ragioni, in questo caso, i genitori devono fare in modo di non focalizzarsi troppo sul problema dell’utilizzo del ciuccio, spingendo forzatamente il loro piccino ad abbandonarne l’uso.

Come abbiamo detto prima, i più grandi dovrebbero assolutamente cercare di fare in mondo che l’impiego di questo oggetto sia limitato ai momenti più impegnativi della giornata di un bebè, come ad esempio nelle ore notturne.
Secondo sempre la Lambertini, i genitori possono aiutare il proprio figlio a non pensare sempre al ciuccio, distraendo il bambino, spostando allora la sua attenzione su altri oggetti.
Per finire, secondo un altro consiglio essenziale di questa professionista, i più grandi devono fare in modo che un piccino si distacchi dall’utilizzo del ciuccio quando è psicologicamente pronto.
Seguendo le raccomandazioni della dottoressa Lara Lambertini si può allora evitare che l’uso prolungato del ciuccio possa arrecare dei danni irreversibili alle arcate dentarie e al palato dei vostri bambini.

Condividi