Riavere un bel seno dopo l’allattamento non è più un tabù

Cosa succede al corpo di una donna dopo la gravidanza e l'allattamento. Quando ricorrere alla chirurgia per riconquistare un seno sodo e con esso anche la propria femminilità. Mastoplastica, Lipofilling o Mastopessi: le differenze.

Quello del seno cadente o che ha perso la sua tonicità è un problema piuttosto frequente dopo una gravidanza. Voler sfoggiare di nuovo il proprio décolleté o aspirare a riavere il proprio seno come era prima della gravidanza è un desiderio legittimo e soprattutto oggi possibile.

L’allattamento al seno è una fase importantissima nella vita di una donna e di una neo mamma ma non è più un tabù ammettere che molte temono di ritrovarsi, dopo lo svezzamento, con un seno che non riconoscono come proprio: svuotato, cadente, sgonfio. Statistiche e sondaggi rilevano che molte neomamme scelgono di non allattare al seno e tra le differenti ragioni c’è anche quella di non voler rovinare il proprio decolleté.

Per questo è importante non colpevolizzare nessuna scelta e nel caso in cui una donna abbia il desiderio di ricorrere alla chirurgia per riavere un seno più sodo e florido è fondamentale conoscere tutte le opportunità. Mastoplastica additiva, lipofilling o mastopessi: qual è la differenza tra i due interventi di rimodellamento del seno e in quali casi è meglio ricorrere all’uno o all’altro.

Principali problematiche post allattamento

Di recente il tema dell’allattamento naturale al seno è tornato d’attualità. Il Ministero della Salute ha promosso uno spot che ha per tema proprio l’allattamento al seno e per testimonial la coppia di comici Nuzzo e Di Biase, il claim scelto èÈ naturale!”, quindi in nessun caso scandaloso.

Numerosi studi medici hanno dimostrato, dati alla mano, quanto il latte materno sia salutare sia per il bambino che per la madre. Decidere di rinunciarci deve perciò essere una scelta ponderata ma in nessun caso imposta o condizionata dal giudizio altrui. D’altraparte sottostimare la paura di una donna di perdere la propria femminilità rappresentata dal seno è un errore che può avere ricadute psicologiche deleterie.

Perché il proprio seno recuperi la sua forma normale dopo i mesi dell’allattamento non bisogna sottovalutare la genetica e anche l’età della puerpera. Non esistono regole valide per tutte: in alcuni casi basta saper aspettare e non affrettare i normali tempi biologici, magari fare un po’ di attività fisica e i seni tornano a essere quelli di prima della gravidanza, in altri casi tuttavia tornare a guardarsi allo specchio dopo lo svezzamento non è sempre indolore e talvolta può davvero essere straniante. In questo articolo abbiamo deciso di affrontare l’argomento “di petto” e descrivere eventuali problematiche ma anche le soluzioni possibili.

Ptosi mammaria o seno cadente dopo l’allattamento

Dopo l’allattamento il seno può perdere tono, vigore, elasticità e apparire come svuotato; più in generale va incontro a un cedimento dovuto alla perdita del latte. Nella terminologia medica si parla di ptosi mammaria ovvero seno cadente.

Ecco perché, oggi, sono in molte a ricorrere a un’operazione di chirurgia plastica al seno, per tornare a sentirsi belle e per recuperare un buon rapporto con il proprio corpo dopo un periodo così impegnativo come quello della gravidanza prima, e dell’allattamento poi.

La chirurgia estetica per risollevare il seno dopo la gravidanza

Per tornare ad avere un seno turgido e bello come un tempo, gli interventi da fare possono essere tre: la mastopessi, che non prevede l’uso di protesi ma solo il riposizionamento il alto del seno cadente, la mastoplastica additiva che consente il riempimento delle mammelle con una protesi e il lipofilling che serve a rimpolpare a dare tono.

Per sapere in quali casi è meglio ricorrere all’uno o all’altro abbiamo interpellato il professor Mario Dini, uno dei migliori specialisti in Italia nella chirurgia del seno, a lui abbiamo sottoposto i dubbi più frequenti sull’argomento e chiesto quale intervento consiglierebbe a una donna con un seno cadente e svuotato dopo l’allattamento o la gravidanza.

Professore quali sono i problemi più frequenti a cui può andare incontro una donna che ha allattato?

Durante la gravidanza si ha una aumento di tutte le strutture del seno: l’areola risulta essere più grande ed ipertrofica, la componente ghiandolare aumenta di volume e il tessuto adiposo è più rigoglioso. In alcuni casi il cambiamento può essere persino migliorativo dal punto di vista estetico. Alla fine però del percorso gravidanza/ allattamento il seno ritorna alle dimensioni originali ed è in questa fase che la donna può riscontrare uno svuotamento ed un peggioramento complessivo di tutte le strutture ghiandolari, adipose e dell’areola post gravidanza/allattamento.

Quali ricadute psicologiche può avere questo su una neo mamma?

La gravidanza e l’allattamento possono determinare un cambiamento notevole nella regione mammaria. Da un punto di vista psicologico la paziente che prima della gravidanza aveva un seno molto piccolo di cui magari non era soddisfatta ha in genere la piacevole sorpresa di ritrovarsi un seno più consono alla sua femminilità e quindi più adeguato al proprio corpo. Purtroppo però questo cambiamento è soltanto temporaneo.

Se invece la donna prima della gravidanza aveva una misura importante e magari un seno ben proporzionato durante la gravidanza le mammelle aumentano notevolmente di volume e il seno può subire dei cambiamenti e notevoli peggioramenti di volume e di forma estetica. Tutto questo può determinare un impatto psicologico di notevole intensità.

Quali sono gli interventi consigliabili per una donna che dopo una gravidanza vuole risollevare il seno?

Gli interventi che possono essere eseguiti per correggere i difetti causati dalla gravidanza/allattamento sono numerosi. Se il volume di partenza del seno prima della gravidanza era esiguo e i cambiamenti sopravvenuti sono di piccola entità, l’intervento per eccellenza in questi casi è la mastoplastica additiva. Può essere eseguito in day hospital, dura circa un’ora, in anestesia generale, e dopo due giorni di riposo assoluto la paziente riprende gradualmente le sue attività come guidare o lavorare; dopo un mese può tornare alla vita di sempre.
In alcuni casi, invece della mastoplastica additiva può essere eseguito il lipofilling: questo intervento viene effettuato solo nel caso in cui la donna voglia semplicemente restituire tono al seno ed aumentare il volume di poco più di una taglia. Perché questo intervento chirurgico possa essere eseguito la donna deve avere un po’ di grasso a disposizione che verrà trasferito tramite siringhe dalla regione donatrice (fianco, addome, regione trocanterica, coscia ecc) alla regione mammaria. Il lipofilling viene eseguito in day hospital, in anestesia generale, dura circa un’ora e il recupero post operatorio è molto rapido.

Se il volume di partenza del seno prima della gravidanza era invece intorno a una terza misura od anche più, sarà necessario un intervento chirurgico di mastopessi per ripristinare le forme che sono state perse durante la gravidanza allattamento. Questo intervento chirurgico consiste nel risollevare il seno tramite delle incisioni che possono essere intorno all’areola, oppure con la tecnica cosiddetta con cicatrice verticale oppure con la tecnica con cicatrice cosiddetta ad “ ancora “ o a T invertita. Si può scegliere nell’intervento di mastopessi se utilizzare una protesi per dare maggiore stabilità al risultato ed eventualmente aggiungere un po’ di volume al seno. Questo intervento viene eseguito in regime di day-hospital, in anestesia generale, dura circa un paio d’ore e dopo 2-3 giorni di riposo assoluto la paziente può riprendere gradualmente la maggior parte delle attività quotidiane, dopo un mese dall’intervento può fare tutto come se non fosse mai stata operata.

Dopo quanto tempo è consigliabile sottoporsi a un intervento di mastoplastica o di mastopessi?

Alla fine dell’ultimo allattamento il seno perde rapidamente il volume raggiunto sotto gli stimoli ormonali e ritorna alla normalità in circa 20 giorni, massimo un mese. Il consiglio è quello di aspettare ancora un paio di mesi prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico di mastoplastica additiva o di mastopessi per far stabilizzare i tessuti in modo da ottenere il miglior risultato possibile.

Cosa accadrebbe a un seno già operato nel caso di una seconda gravidanza?

In genere non è possibile prevedere a priori come reagisce un seno operato di mastoplastica o di mastopessi nel caso di una seconda gravidanza. Il consiglio che si può dare a una donna già operata per un rimodellamento del seno e che sta per affrontare un’altra gravidanza è di prendere meno peso possibile in modo da limitare al massimo l’aumento di volume del corpo e quindi anche del seno. Tanto più il seno rimane stabile come volume e dimensioni nel periodo della seconda gravidanza e tanto meno correrà il rischio di dover subire un nuovo intervento chirurgico correttivo per gli esiti di una nuova gravidanza.

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