Bambini iperattivi: come gestirli

Quando si parla di bambini vivaci è facile pensare a sindromi come l' ADHD ma non sempre è così. Vediamo come distinguere i casi e affrontarli.

Spesso, trovandosi davanti un bambino ci si pone moltissime domande scaturite unicamente dalla sua osservazione in ogni momento, a partire dal risveglio, per poi arrivare alla fase importante del gioco e per concludere con il momento del riposo notturno.Molte volte, genitori e insegnanti si trovano di fronte ad un bambino molto vivace, che adora giocare e divertirsi, saltando e correndo qua e là. A questi bambini viene associato subito l’aggettivo iperattivo, tuttavia per la maggior parte delle volte si tratta solo di un bambino con un carattere particolarmente vispo, interessato a conoscere tutto l’ambiente circostante esplorandolo con i suoi cinque sensi, ma sono sicuramente in grado di fermarsi e consapevolmente modulare la propria forza, e questo è uno dei fattori che dimostra che il bambino non è affetto dalla condizione patologica di iperattività (chiamata anche ADHD).

Come gestire un bambino iperattivo


L’enorme vitalità di un bambino iperattivo si traduce sempre in poco autocontrollo ed esasperazione di ogni azione quotidiana, e questa è sicuramente una grande difficoltà per le mamme o per coloro che seguono il bambino per tutto il corso della giornata.
Un consiglio utile per trattare con un bambino decisamente vivace è quello di canalizzare tutte le forze che impiegherebbe nel gioco in azioni costruttive che richiedono una forza maggiore, pertanto è necessario capire qual è il comportamento più adatto da mettere in atto nei suoi confronti, sia a casa che fuori casa.Comprendiamo la difficoltà dei genitori nel relazionarsi con un bambino iperattivo che solitamente è non curante di ciò che succede intorno a lui e tende ad essere sempre esagerato nei movimenti, dimostrandosi un rischio nei confronti di se stesso e di chi lo circonda, ecco alcuni consigli e suggerimenti per provare a ridurre questa situazione, senza però diventare traumatico per il figlio, dunque senza sconvolgere particolarmente la sua vita:- Essere pazienti, e, anche se questa qualità risulta essere complicata per i genitori, è necessario mantenere il controllo nei confronti del bambino che assume un comportamento sbagliato. Fondamentale creare un rapporto di fiducia, ed è possibile crearlo grazie ad una buona dose di pazienza.- Mantenere la gestualità, perché per alcuni bambini molto vivaci è difficile concentrarsi sulle parole, pertanto è necessario imparare a comunicare a gesti per inviare correttamente il messaggio e garantire una comunicazione efficace.
Il linguaggio verbale, inoltre, dev’essere semplice perché a causa della poca concentrazione che ha un bambino iperattivo, a volte non riesce a comprendere al meglio il messaggio poiché troppo complesso. Alla fine, la cosa migliore da fare è assicurarsi che il bambino abbia capito il messaggio, poichè, a volte, tendono a rispondere in modo automatico.
Imporre poche regole, ma mantenere una costante attenzione nei suoi confronti, poiché il bambino prenderebbe le regole come una sfida e tenderà a provare ad infrangerle. Basterà seguire il bambino in ogni azione, aiutandolo per le difficoltà che incontra durante le sue attività quotidiane.- Mantenere l’ordine, in modo tale da semplificare le azioni del bambino rendendole quasi una routine. Cambiare la routine di un bambino iperattivo è complicato, poiché dovrebbe destinare la sua concentrazione anche al cambio delle sue giornate.

Vita fuori casa: come fare


Finché il bambino è in età prescolare, non ci si pone particolare attenzione a questa cosa che cambierà molto presto: andare a scuola.Il genitore si abitua in poco tempo a trattare il bambino iperattivo, pertanto in poco tempo diventa abitudine, e grazie a poca pratica, una mamma riesce facilmente a gestirlo. Il problema si pone quando il bambino deve frequentare la società, quindi si deve allontanare per un lasso di tempo dalla famiglia.
Per garantirgli completezza nello stile educativo, le famiglie dovrebbero accordarsi con l’istituto scolastico e gli insegnanti per ottenere risultati anche a scuola, posto in cui il bambino potrebbe spostare la sua attenzione al gioco, essendo abituato ad un’altra routine, tuttavia, con qualche incontro organizzativo sarà possibile avere ottimi risultati.

Condividi