Aborto spontaneo sintomi

Invece della nausea mattutina o della voglia di gelato, l’aborto spontaneo – cioè la perdita del bambino prima della ventesima settimana – è in realtà l’evento più comune durante la gravidanza. Circa il 30 per cento delle gravidanze infatti si interrompono prima ancora che una donna sappia di essere incinta; si stima che circa il 15 per cento delle gravidanze confermate termini con un aborto spontaneo.

Ingrid Rodi, medico del centro di fertilità di Santa Monica, in California, consiglia alle donne in gravidanza di conoscere i fattori di rischio e i sintomi dell’aborto spontaneo, in modo da poter sapere se sono a rischio e da riconoscere i segnali che possano indicare che un aborto è in corso. La dottoressa cita alcuni fattori di rischio quali l’età avanzata della madre, il suo essere sottopeso o in sovrappeso, il diabete, l’ipertensione, il fumo e l’eccessivo consumo di alcol. Se si notano segni di aborto spontaneo occorre chiamare subito il medico curante o recarsi al pronto soccorso. I più comuni segni di aborto spontaneo sono:

  • Sanguinamento: il sanguinamento è in genere il primo segno di un aborto spontaneo, ma può anche essere fuorviante. “Circa il 30 per cento delle donne durante la gravidanza avrà sanguinamento,” dice la dottoressa Rodi, “ma non tutte loro avranno un aborto.” Rivolgiti comunque al tuo medico al primo segno di sanguinamento in modo che egli possa controllare la salute tua e del tuo bambino.
  • Dolore. Il dolore, soprattutto associato ad altri sintomi come il sanguinamento, è l’altro sintomo principale di un aborto spontaneo. Il dolore può essere localizzato nella zona dell’addome, nella zona pelvica o nella parte inferiore della schiena e può variare da leggero e perdurante a intenso come fosse un crampo. Può essere difficile distinguere se il dolore è normale, dal momento che il dolore leggero e anche i crampi possono essere comune durante la gravidanza.
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