In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, promossa dall’Organizzazione mondiale della Sanità e celebrata il 31 maggio, la Simri chiama all’azione i pediatri italiani e suggerisce dieci regole per salvaguardare dall’esposizione alla sigaretta elettronica i più piccoli
di Redazione Mamme Magazine
Un decalogo per proteggere i bambini dall’esposizione al vaping. Lo propone ai pediatri la Simri, cioè la Società italiana per le malattie respiratorie infantili, che già da tempo è in prima linea nella lotta al fumo. Anche quest’anno, dinanzi ai dati allarmanti legati al diffondersi delle sigarette elettroniche, sposa la campagna di sensibilizzazione della Giornata mondiale senza tabacco, promossa dall’Organizzazione mondiale della Sanità per il 31 maggio.
Prevenzione tra gli adolescenti
Anche sui social media sono importanti terreno di influenza per l’industria del tabacco e i bambini e gli adolescenti sono a maggior rischio di dipendenza da nicotina. La Simri è impegnata a contrastare la nuova minaccia per la salute respiratoria rappresentata dallo Svapo (Vaping) e ritiene fondamentale il ruolo dei medici, in particolare dei pediatri, nella prevenzione, nello screening e nella gestione dell’uso delle sigarette elettroniche, soprattutto tra gli adolescenti. Va incentivato lo screening per lo svapo e occorre come bisogna diffondere la conoscenza dei rischi legati all’uso di questi dispositivi. Occorre infatti stimolare la promozione di politiche pubbliche che tutelino la salute dei giovani dai rischi rappresentati dalla diffusione di questi dispositivi.
Il decalogo
Le dieci regole per proteggere i nostri bambini dall’esposizione al vaping suggiscono che:
1• I pediatri devono conoscere le crescenti evidenze sul fatto che il vaping minaccia la salute dei bambini, in particolare la salute respiratoria, in modo simile alle sigarette, e devono chiedere ai pazienti e alle loro famiglie se vengono utilizzati dispositivi di vaping.
2• I bambini e gli adolescenti sono a maggior rischio di dipendenza dalla nicotina e devono essere protetti dall’influenza dell’industria del tabacco, in particolare sui social media.
3• L’esposizione diretta al vaping può causare sintomi respiratori come tosse, catarro, dispnea, respiro sibilante e riacutizzazioni dell’asma, con conseguenti danni polmonari acuti e cronici.
4• L’esposizione di seconda e terza mano al vaping è probabilmente dannosa e dovrebbe essere evitata, soprattutto nei bambini.
5• Le donne in gravidanza devono essere regolarmente sottoposte a screening per il vaping, essere informate e consigliate sui rischi legati al vaping durante la gravidanza.
6• Pur in mancanza di prove certe sulla cancerogenicità dei liquidi per sigarette elettroniche e del vaping, è fortemente consigliato evitare qualsiasi tipo di esposizione, soprattutto se prolungata, in base al principio di precauzione.
7• È obbligatorio garantire ambienti privi di fumo e vaping, sia al chiuso sia all’aperto.
8• I sistemi elettronici di somministrazione della nicotina dovrebbero essere regolamentati come prodotti del tabacco, includendo l’applicazione delle restrizioni sui gusti e sul packaging attraente per i bambini.
9• Le politiche sul tabacco in tutta Europa dovrebbero essere allineate con gli obiettivi e gli sforzi politici promossi dall’Organizzazione mondiale della sanità per il controllo del tabacco.
10• È urgente implementare campagne per prevenire l’inizio del vaping tra i giovani, compresi piani di consulenza sui rischi del vaping nelle scuole, da promuovere a livello locale e nazionale
Foto: Pixabay
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