Il 31 maggio è la giornata mondiale senza tabacco e la campagna 2025 intende mettere a nudo le tattiche impiegate dall’industrie del tabacco e della nicotina per rendere attraenti i loro prodotti dannosi. Occorre pensare soprattutto ai più giovani: circa il 30 per cento dei ragazzi fuma e la maggior parte fa uso sia di sigarette elettroniche che si sigarette tradizionali
di Redazione Mamme Magazine
È “Unmasking the appeal: Exposing industry tactics on tobacco and nicotine products”, cioè “Giù la maschera: le tattiche dell’industria per tabacco e nicotina”, il tema dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità per la campagna della Giornata mondiale senza tabacco 2025. L’obiettivo è mettere a nudo le tattiche dell’industrie del tabacco e della nicotina per rendere attraenti i loro prodotti dannosi.
I giovanissimi e l’industria
La salute pubblica ha davanti una grossa sfida: contrastare l’appeal del tabacco e della nicotina e questo soprattutto dinanzi al pubblico giovane. Infatti l’industria tenta costantemente di trovare modi per rendere questi prodotti attraenti tramite additivi che ne modificano l’odore e il sapore per mascherare l’asprezza del tabacco e aumentarne il gradimento, in particolare tra i giovani.
Ecco che la Giornata mondiale senza tabacco 2025, con l’obiettivo principe di proteggere la salute pubblica, punta a svelare le tattiche impiegate dalle industrie del tabacco e della nicotina e a promuovere la consapevolezza, sostenere politiche più forti, tra cui il divieto di aromi che rendono i prodotti del tabacco e della nicotina più attraenti.
Quali tattiche?
La strategia di attrarre e trattenere i consumatori usa diverse tattiche che incoraggiano i giovani a iniziare a fumare, rendono più complicato smettere. Quindi crescono il rischio di dipendenza e le conseguenze a lungo termine sulla salute. Gli aromi e additivi esaltano il gusto e mascherano l’asprezza del tabacco, aumentando la probabilità di un uso continuativo e riducendo le possibilità di smettere. Poi fa la sua parte il marketing con l’utilizzo di design eleganti, imballaggi accattivanti e campagne sui media digitali per rendere desiderabili prodotti dannosi. Quindi c’è una progettazione ingannevole del prodotto, creando prodotti somiglianti a dolciumi, caramelle o giocattoli e persino personaggi di cartoni animati che risultano naturalmente attraenti ai ragazzini.
Le sigarette elettroniche e bustine di nicotina: i dati
Cresce tra i giovani l’uso di prodotti a base di nicotina come sigarette elettroniche e bustine di nicotina. Nel 2022, nella regione europea, il 12,5 per cento degli adolescenti ha usato sigarette elettroniche ed è in corso una tendenza preoccupante: in alcuni paesi l’uso tra i ragazzini in età scolare è due se non tre volte superiore al fumo di sigaretta. Nello stesso anno i dati dell’Oms segnano importanti lacune nella protezione dei bambini dalle sigarette elettroniche, lacune che lasciano i giovani vulnerabili al marketing mirato.
In Italia c’è un problema serio: circa il 30 per cento dei ragazzi fuma e la maggior parte fa uso sia di sigarette elettroniche che si sigarette tradizionali e prodotti a tabacco riscaldato (dati nel 2021). Gli aromi nelle sigarette elettroniche sono vietati soltanto da una minoranza di paesi dell’Unione europea: Danimarca, Estonia, Finlandia, Ungheria, Lituania, Paesi Bassi e Slovenia. Solo 11 paesi proibiscono tutte le forme di pubblicità, promozione e sponsorizzazione delle sigarette elettroniche, rispetto ai 36 con divieti parziali e ai sei senza regolamenti.
Foto: World No Tobacco Day 2025