Il caldo estremo preoccupa i genitori. Non ci sono controindicazioni sui condizionatori ma è importante il tasso di umidità. A Mamme Magazine ne parla l’esperta, la pediatria e divulgatrice Angelica Dessì, che spiega come comportarsi con i piccolissimi
di Manuela Vacca
L’anticiclone Pluto continua a provare l’Italia e l’Europa con temperature che non danno tregua. In attesa della prevista perturbazione atlantica che potrebbe porre rimedio alla fornace del meteo, la minaccia del caldo preoccupa moltissimi neogenitori alle prese con una nuova piccola vita. Importante anche rinfrescare l’aria: sì ai climatizzatori ma senza dimenticare il tasso di umidità per la salute respiratoria di tutti i bambini, inclusi i più piccoli.
Angelica Dessì, professoressa di Pediatria all’Università degli Studi di Cagliari e nota divulgatrice (su Instagram è sul profilo @dott.ssa_angelicadessi/) consegna a Mamme Magazine degli utili consigli. “Come ricorda il ministero della Salute, i lattanti e i bambini piccoli si adattano meno facilmente dell’adulto alle temperature elevate. Durante l’estate è importante vestire i bimbi in modo molto leggero, lasciando ampie superfici cutanee scoperte”, chiarisce.
La Società italiana di Pediatria cosa suggerisce per proteggere i piccolissimi dal sole?
Il fattore di protezione cambia a seconda dell’età?
“Sotto l’anno devono utilizzare esclusivamente filtri fisici che vanno preferiti anche nelle età successive. Qualora siano presenti filtri chimici, occorre fare attenzione che non contengano sostanze come oxybenzone e avobenzon”.
E negli ambienti interni qual è la giusta temperatura?
“Sia la temperatura dell’ambiente sia il tipo di vestiario dei bambini sono fondamentali anche per la loro sicurezza, raccomanda il ministero della Salute. Nel primo anno di vita le temperature elevate e un vestiario molto caldo sono stati associati a un maggior rischio di Sids, ossia di morte improvvisa del lattante”.
Molti genitori hanno dubbi sull’uso del climatizzatore nelle stanze dove c’è un bebè.
“Per la Sin, la Società italiana di Neonatologia, l’utilizzo del climatizzatore non è controindicato. Però è corretto adottare alcune precauzioni: pulire i filtri se la macchina era ferma da molto tempo e mantenere la temperatura non troppo inferiore a quella esterna. Per la temperatura è opportuno non scendere sotto i 22-23 gradi e il flusso d’aria andrebbe indirizzato verso l’alto e comunque mai sul bambino. Infine, l’umidità: non bisogna ridurre eccessivamente l’umidità dell’aria e gli ambienti climatizzati vanno ariaggiati di frequente”.
Quando va usato il deumidificatore?
“Secondo le linee guida di pediatria ambientale, l’umidità è consigliata tra il 35 e il 50 per cento. Un’umidità eccessiva favorisce muffe e acari, peggiorando asma e allergie mentre un’aria troppo secca può irritare le vie respiratorie. L’uso di un deumidificatore è indicato se l’umidità supera il 50 per cento”.
Ci sono falsi miti sul vestiario?
“Certo. Per esempio non è vero che stare senza body o scalzi fa ammalare. Un po’ come quando si dice che la corrente fa venire l’influenza o il raffreddore ma in realtà manca una correlazione tra il vento e le malattie infettive e cambiare aria negli ambienti chiusi permette proprio l’esatto opposto: riduce la circolazione dei virus. Per questa ragione se c’è caldo i neogenitori possono tranquillamente togliere il body al loro bambino, certamente facciano attenzione agli sbalzi di temperatura”.
Foto: Pixabay
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