Il sostegno per le madri lavoratrici, 40 euro mensili per ogni mensilità occupata in attività lavorativa, sarà erogata in un’unica soluzione a dicembre 2025 e spetta fino al decimo anno del secondo figlio. Ora serve il decreto attuativo del Ministero del Lavoro per rendere operativa la misura e permettere la presentazione delle domande all’Inps
di Redazione Mamme Magazine
Anche le lavoratrici autonome e a tempo determinato vedranno finalmente estesa la misura del bonus mamma: è previsto nel nuovo pacchetto di aiuti statali, pensati per sostenere le famiglie dal momento della gravidanza fino ai ventuno anni dei figli, approapprovato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri. C’è una significativa novità: dall’esonero contributivo parziale diventa un bonus diretto erogato dall’Inps. Il decreto Omnibus approvato dal Consiglio dei Ministri ha stanziato ulteriori 180 milioni, portando la dote complessiva del bonus a 480 milioni.
Il beneficio
Il sostegno spetta alle lavoratrici madri di due figli (ma sono esclusi i rapporti di lavoro domestico), fino al mese del compimento del decimo anno del secondo figlio. Il reddito da lavoro della madre non deve esser sopra i 40mila euro. L’importo corrisposto è di 40 euro mensili per ogni mensilità occupata in attività lavorativa (dal primo gennaio 2025 a novembre) ma sarà corrisposta in un’unica tranche a dicembre.
Le categorie interessate
Possono richiedere la misura le lavoratrici autonome con almeno due figli come quelle a tempo determinato con almeno due figli e le madri con più di due figli, fino al diciottesimo anno del figlio più piccolo.
Come ottenerlo
Chi ha diritto dovrà presentare richiesta direttamente all’Inps. Ma ancora non è possibile fare domanda: si deve infatti attendere il decreto attuativo del Ministero del Lavoro per rendere operativa la misura.
E il bonus tradizionale?
Resta attivo l’esonero contributivo già in vigore per le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato madri di tre o più figli. Era stato previsto dalla legge di Bilancio 2024 un esonero totale dei contributi previdenziali sino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, valido dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.
Nulla cambia per le lavoratrici che hanno usufruito dell’agevolazione introdotta dalla Manovra 2024. Quindi, continueranno ad avere, sia per il 2025 che per il 2026, un esonero contributivo pari al 100 per cento della retribuzione (fino a un massimo di 3mila euro lordi annui).
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