Bonus donne 2025, l’esperta: “Un ottimo strumento per il riposizionamento lavorativo delle donne”

L’esperta Antonella Lai interviene su Mamme Magazine per chiarire la misura pensata per creare occupazione femminile e che potrebbe tornare utile alle mamme che si rimettono in gioco dopo la maternità

di Manuela Vacca

 

Una misura per creare occupazione femminile nel settore privato, con la quale godono dell’esonero totale dei contributi, per un biennio, i datori di lavoro che vogliono attivare nuovi contratti a tempo indeterminato o trasformare quelli a tempo determinato in indeterminato.

È il Bonus Donne 2025, introdotto dal cosiddetto “decreto Coesione” (il decreto-legge 60/2024) e che si applica alle assunzioni fatte tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 e potrebbe aiutare molte mamme che riprendono a lavorare dopo la gravidanza. Il datore di lavoro interessato deve presentare la domanda con il modulo online nella pagina “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” dell’Inps. L’esperta Antonella Lai, specializzata in pratiche fiscali della maternità e della paternità, chiarisce a Mamme Magazine i dettagli dell’agevolazione.

Cosa è il Bonus donne?

“Si tratta di un esonero contributivo a carico dei datori di lavoro pari al 100 per cento, con limite mensile di 650 euro che nel corso del 2025 assumono a tempo indeterminato donne lavoratrici svantaggiate. Dall’esonero contributivo sono esclusi i versamenti Inail, che invece sono sempre dovuti”.

Quali sono le donne che possono accedere a questa misura?

“Non c’è un limite di età per le donne. Ma per poter godere di tale beneficio è necessario rispettare dei requisiti. Possono infatti accedervi donne prive di impiego da almeno 24 mesi per qualsiasi cittadina italiana oppure che lo siano da almeno sei mesi se residenti nella Zona Economica speciale unica del Mezzogiorno, ossia nei territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Infine alle lavoratrici considerate svantaggiate in quanto impiegate nei settori nei quali è presente una forte disparità occupazionale di genere”.

Quali sono le tipologie di lavori esclusi?

“Per la sua natura, la misura non è applicabile a lavoro domestico o a contratti di apprendistato. Per il resto l’esonero contributivo è riconosciuto a tutti i datori di lavoro di qualsiasi settore compreso quello agricolo”.

Come si differisce dal Bonus mamme 2025?

“A differenza del bonus mamme 2025, potenzialmente potrebbe trattarsi di un ottimo strumento che potrebbe incrementare il riposizionamento lavorativo di donne che per svariati motivi (compreso anche le dimissioni delle lavoratrici madri nel primo anno di età) sono uscite dal mondo del lavoro”.

Foto: Pixaday

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