Dopo la crescita negli ultimi giorni di interventi per malori, traumi, codici rossi cardiologici e neurologici e il presidente del Sis118 Mario Balzanelli ha lanciato l’allerta e ricorda il decalogo anti-caldo per tutelare la salute
di Redazione Mamme Magazine
Pluto ha finalmente allentato la sua feroce presa ma l’estate è ancora lunga. Nei giorni scorsi, durante la riunione al ministero della Salute della Cabina di regia per le ondate di calore, sono stati analizzati i dati epidemiologici e l’andamento da maggio a giugno 2025 degli accessi in pronto soccorso e di eccesso di mortalità, che non presentano variazioni significative a fronte dell’aumento delle temperature nelle ultime settimane. Gli scienziati dell’Organizzazione mondiale della sanità avevano sottolineato come il 2024 sia stato l’anno più caldo di sempre e l’Europa si scalda più velocemente. I ricercatori dell’Imperial College London hanno analizzato 12 città europee e stimato 1.500 morti in più, nelle giornate di calore estremo tra il 27 giugno e il luglio. In sostanza i decessi sarebbero triplicati.
Bisogna mantenere alta l’attenzione. Nei giorni scorsi, infatti, il Sis118 (Società Italiana Sistema 118) ha registrato un’impennata di chiamate e relativi interventi per malori, traumi, codici rossi cardiologici e neurologici e il presidente Mario Balzanelli ha lanciato l’allerta. La popolazione, per la tutela dei più fragili e non solo, deve essere informata sulle strategie anti-caldo specialmente durante il periodo al mare. Sono molto utili i consigli redatti proprio dal Sis 118 che nella sua missione vuole garantire i massimi livelli di efficacia e di efficienza della risposta all’emergenza-urgenze sanitaria territoriale, perseguendo gli obiettivi di salute stabiliti dalle Regioni.
Il decalogo
1. Evitare esposizioni prolungate al sole in presenza di temperature esterne all’ombra maggiori di 35° C (30° C in caso di giornate particolarmente umide), soprattutto nella fascia oraria compresa tra le 11.30 e le 17.00. Nel caso di soggetti fragili (bambini, anziani e soggetti fragili) evitare, con queste temperature, di uscire tra le 11.30 e le 17.00.
2. Quando l’esposizione al sole sia protratta, sostare all’ombra e, se possibile, in un luogo ventilato, per periodi anche brevi, almeno di 10-15 minuti. In caso di lunghi viaggi in auto garantire adeguate temperature con aria climatizzata o areando adeguatamente l’abitacolo, evitando le soste al sole.
3. Bere acqua e sali minerali, in quantitativo di almeno 3 litri al giorno (tranne nei pazienti con gravi problemi renali o cardiaci che dovranno confrontarsi con il curante). Una soluzione idratante ed energetica può essere realizzata in casa disciogliendo in un litro di acqua un cucchiaino di sale da cucina, 5 cucchiai di zucchero (da evitare nei diabetici) ed il succo di 6 limoni spremuti.
4. Bagnare frequentemente il capo, particolarmente la nuca, se esposti al sole o a temperature superiori a 35° C per periodi prolungati.
5. Indossare abiti leggeri (di fibre naturali come lino o cotone) e cappellino (quest’ultimo possibilmente bagnato) di colore chiaro quando ci si espone al sole.
6. Evitare di nuotare o di fare esercizio fisico in acqua dopo aver mangiato. Evitare di fare attività fisica nelle ore più calde.
7. Evitare di bere alcolici quando le temperature superano i 35° C o, comunque, in caso di esposizione prolungata al sole.
8. Se privi a casa di un climatizzatore, mantenere le finestre aperte e le serrande abbassate. Utilizzare un ventilatore negli ambienti in cui si sosta. In nessun caso, chiudersi in casa in condizioni di scarsa ventilazione ambientale.
9. Mangiare frutta e verdura in abbondanza, più volte al giorno. Evitare pasti abbondanti, cibi grassi, preferendo, invece, carboidrati e proteine di pesce o carni bianche. Attenzione alla corretta conservazione degli alimenti, soprattutto quelli congelati o refrigerati.
10. Recarsi dal proprio medico di fiducia per ricalibrare il dosaggio dei farmaci assunti, particolarmente se si tratti di farmaci vasoattivi (antipertensivi) e/o diuretici.
Foto: Pixabay
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