Gli ultimi studi mostrano una correlazione tra alimentazione e menarca precoce nelle bambinie Su Mamme Magazine ne parla Veronica Corsetti, ricercatrice Cnr e coordinatrice del Gruppo di interesse speciale sulla Nutrizione della Siru
di Manuela Vacca
Dottoressa Corsetti, sul piano della salute riproduttiva come incide un menarca precoce?
“Ritardare il menarca, entro i limiti fisiologici, è considerato protettivo: sappiamo infatti che un menarca precoce è associato a un maggior rischio di diverse patologie in età adulta, tra cui tumore al seno, sindrome metabolica, disfunzioni ovulatorie ed esaurimento ovarico precoce. In questo senso, la prima mestruazione rappresenta un indicatore precoce della futura salute riproduttiva e metabolica”.
Bambine e prime mestruazioni: qual è il quadro del Paese?
“In Italia, l’età media del menarca è oggi tra i 12 e i 12,5 anni, con una tendenza all’anticipo negli ultimi decenni. Questa traiettoria preoccupa, perché è un campanello d’allarme rispetto a stili di vita sempre più disordinati. Occorre quindi ripartire dall’educazione alimentare e dalla salute riproduttiva nelle scuole, nelle famiglie e nei contesti pediatrici”.
Quindi: un menarca precoce e una dieta squilibrata incideranno nella salute riproduttiva?
“Sì, una dieta squilibrata in età pediatrica e un menarca precoce possono influenzare negativamente la fertilità futura. Lo fanno sia attraverso meccanismi ormonali e metabolici, sia per gli effetti sull’infiammazione cronica e sul microbiota intestinale, che oggi sappiamo avere un ruolo rilevante nella regolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi”.
L’approccio alla dieta mediterranea potrebbe aiutare ad assicurare la salute riproduttiva. Ma le bambine la seguono?
“Durante l’ultimo congresso Siru è emersa con forza l’urgenza di intervenire già in età pediatrica con programmi educativi e preventivi, anche sul fronte alimentare. La dieta mediterranea – se effettivamente seguita – sarebbe ideale per prevenire la precocità puberale e promuovere una salute riproduttiva più solida. Purtroppo, però, il nostro osservatorio nazionale ci mostra che molte bambine si sono ormai allontanate dalla dieta mediterranea tradizionale, sostituendola con un’alimentazione ricca di zuccheri, cibi ultra-processati e scarsa varietà vegetale”.
Foto: Pixabay
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