Sia la cellulite che la ritenzione idrica interessano il corpo di quasi tutte le donne. I consigli dell’esperta su alimentazione e attività fisica per risolvere le criticità
di Deborah Tognozzi*
Colpiscono circa 8 donne su 10, anche quelle magre, e sono spesso fonte di disagio estetico: cellulite e ritenzione idrica . Due problematiche diverse ma spesso coesistenti, legate a uno stile di vita sedentario, a un’alimentazione squilibrata, ma anche a fattori genetici e ormonali. Per combatterle in modo efficace è fondamentale conoscerle a fondo e adottare un approccio integrato che coinvolga alimentazione, attività fisica e, se necessario, il supporto di professionisti. Un grande aiuto arriva proprio dalle scelte alimentari quotidiane: nutrirsi in modo corretto può ridurre l’infiammazione, migliorare la circolazione e stimolare i meccanismi naturali di drenaggio dell’organismo, favorendo una pelle più tonica e uniforme.
Cellulite: cos’è davvero
Il termine medico corretto per definire la cellulite è pannicolopatia fibro-edematosa sclerosante. Si tratta di un’alterazione degenerativa del tessuto connettivo sottocutaneo, in cui si accumulano acqua e grasso tra la cute e il tessuto adiposo. Con il tempo, il tessuto si irrigidisce diventando fibroso e sclerotico, e i capillari si alterano rendendo difficili gli scambi tra sangue e cellule. Ne consegue un rallentamento della circolazione emolinfatica, con ristagno di tossine e infiammazione: la pelle appare spenta, meno elastica e assume il classico aspetto a “buccia d’arancia”.
Ritenzione idrica: il ristagno dei liquidi
La ritenzione idrica è invece un accumulo di liquidi negli spazi tra le cellule, dovuto a un’alterata distribuzione e al mancato drenaggio. Si manifesta soprattutto in zone predisposte all’accumulo di grasso – gambe, caviglie, addome – con gonfiori (edemi) che peggiorano durante la giornata e tendono a migliorare dopo il riposo notturno. Spesso viene confusa con la cellulite, ma si tratta di un disturbo distinto, seppure correlato.
Fattori scatenanti: non solo alimentazione
La cellulite può essere provocata da numerosi fattori, tra cui genere e razza (più comune nelle donne di razza bianca), età e familiarità genetica, alterazioni ormonali (iperestrogenismo, ipotiroidismo, iperinsulinismo, uso di contraccettivi ormonali), stile di vita sedentario, alimentazione scorretta, disbiosi intestinale, intolleranze alimentari, disturbi della circolazione, postura e sovrappeso, fumo (che danneggia i capillari), stress e disturbi psichici.
Alimentazione: un pilastro fondamentale
Non esiste una vera e propria “dieta anticellulite”, ma un’alimentazione corretta può fare molto. Il primo passo è ridurre l’infiammazione e migliorare il microcircolo. Si consiglia: un buon apporto di proteine magre, molte verdure fresche, cereali integrali e frutta (senza eccessi), pochi grassi animali, olio extravergine d’oliva come condimento, eliminazione quasi totale del sale aggiunto, grande nemico del drenaggio linfatico.
Bere, drenare, depurare
L’idratazione è essenziale: l’acqua aiuta a eliminare liquidi e tossine in eccesso. La quantità ideale? Circa 30 ml per ogni kg di peso corporeo, preferendo acque povere di sodio (fino a 2 mg/litro). L’ideale è distribuire l’assunzione durante la giornata, senza concentrare tutto in una volta.
Alimenti da evitare
Ci sono cibi che andrebbero limitati o eliminati: affettati e cibi in scatola, dadi da brodo, snack salati, fritti, dolci industriali, zucchero raffinato, panna, besciamella, maionese, carni grasse, cereali raffinati, alcolici e caffè in eccesso.
Un aiuto dalla natura
Alcuni rimedi naturali, se scelti con l’aiuto di esperti, possono supportare il drenaggio dei liquidi, migliorare la circolazione e stimolare il metabolismo:
– Ananas e papaia: azione antinfiammatoria e digestiva,
– Tarassaco e betulla: favoriscono la diuresi,
– Ginkgo biloba e centella asiatica: migliorano la tonicità capillare,
– Alghe: accelerano il metabolismo.
Approccio multidisciplinare: la chiave del successo
Per ottenere risultati visibili e duraturi, è necessario affrontare cellulite e ritenzione con un approccio multidisciplinare che unisca nutrizione, attività fisica e, se opportuno, interventi medico-estetici. L’attività fisica gioca un ruolo cruciale: meglio scegliere allenamenti che stimolino la circolazione nelle aree critiche, come camminate veloci, nuoto, pilates o esercizi mirati per gambe e glutei. Ecco perché cellulite e ritenzione idrica non sono solo un problema estetico, ma un segnale di un equilibrio alterato. Conoscere le cause e intervenire in modo mirato – soprattutto con uno stile di vita sano – può fare davvero la differenza, aiutando ogni donna a sentirsi più leggera, tonica e sicura del proprio corpo.
*Deborah Tognozzi
Biologa Nutrizionista, Specialista in Applicazioni Biotecnologiche ed esperta in Nutrizione Clinica