Partorire d’estate: i consigli dell’ostetrica per affrontare la gravidanza con il caldo

Non solo cinque suggerimenti utilissimi: un’esperta, l’ostetrica e biologa nutrizionista dell’Ospedale San Raffaele Vanessa Odelli, spiega in un’intervista a Mamme Magazine come affrontare la gestazione in estate e racconta quali sono i compiti che le ostetriche devono svolgere

di Manuela Vacca

 

Il caldo non dà tregua a nessuno ma le future mamme devono affrontare una sfida ancora maggiore: una gestazione estiva, con tutto quello che comporta. Sono molto utili i giusti suggerimenti degli esperti, dall’idratazione alla cura dell’igiene. A rispondere alle domande di Mamme Magazine è Vanessa Odelli, ostetrica e biologa nutrizionista dell’Ospedale San Raffaele e tutor del corso di laurea in Ostetricia dell’Università Vita – Salute San Raffaele di Milano.

Partorire d’estate risulta più faticoso: perché?

“Può risultare più faticoso per alcune donne. I motivi possono essere diversi anche a seconda del luogo in cui si vive. Ad esempio una donna che vive in città è più soggetta a rischio di disidratazione e calo di pressione, a causa del caldo che viene percepito maggiormente, rispetto ad altri luoghi. Il caldo può accentuare la sensazione di spossatezza tipica dell’ultimo trimestre di gravidanza. Alcune donne possono soffrire anche della comparsa di edemi soprattutto alle gambe. In ultimo anche il sonno già difficoltoso nell’ultimo trimestre può essere ulteriormente ostacolato dal caldo eccessivo”.

È vero però che nascere in estate protegge il nascituro dalle malattie?

“Nascere in estate può avere qualche vantaggio per il nascituro. D’estate normalmente non circolano i virus respiratori e influenzali, tipici della stagione invernale. Di conseguenza si registrano meno ricorsi a terapie farmacologiche e accessi in Pronto soccorso”.

Le ostetriche giocano un ruolo fondamentale per la futura mamma. Il vostro compito risulta maggiormente difficile in estate?

“Il caldo gioca a sfavore in qualsiasi ambito professionale. Nel nostro caso siamo agevolate dal fatto che il reparto di ostetricia e neonatologia è interamente climatizzato con aria condizionata regolabile a seconda delle esigenze delle nostre donne e del personale. I turni di lavoro sono più intensi perché dobbiamo gestire le ferie delle colleghe, ma sopra ogni cosa c’è l’entusiasmo e la passione che ci contraddistingue e che vogliamo trasmettere alle famiglie che si rivolgono al San Raffaele”.

È l’ora del parto: quali sono i (cinque) consigli per affrontarlo al meglio?

“Importantissima l’idratazione. Non ci stanchiamo mai di ripeterlo, perché una buona idratazione migliora la contrattilità uterina e in generale il funzionamento dei muscoli, rendendo il parto più fisiologico, inoltre aumenta la quantità del liquido amniotico e regola la temperatura di mamma e bambino. Fondamentale è quindi bere almeno due litri di acqua, aiutandosi anche con infusi freddi, non zuccherati, frutta e verdura fresche di stagione.

Secondo consiglio: preparare la borsa da portare in ospedale con consapevolezza. Prevedere almeno tre cambi, scegliere tessuti naturali come lino, cotone e seta, sia per la mamma che per il bambino. Durante il travaglio anche il contatto con tessuti piacevoli e non costrittivi può facilitare un vissuto più positivo. Non dimenticare il ventaglio o uno spruzzino con acqua profumata.

Terzo: non fatevi prendere dall’agitazione, sia vostra sia del compagno o della compagna: l’ospedale è sempre aperto con tutto il personale necessario a garantire un’assistenza di qualità anche in estate. Il vero trucco per favorire il parto estivo, è la lentezza. Il caldo induce a rallentare e ciò è perfetto per il travaglio. Il rilascio di ossitocina è ostacolato dallo stress e dalla fretta. Rilassatevi con tecniche di respiro controllato e mindfulness.

Quarto: anche in prossimità del termine, continuate comunque a muovervi, bastano semplici passeggiate e per chi può, nuotare e praticare yoga o pilates.

Quinto: il riposo prima del parto è fondamentale. Non arrivate troppo stanche, agevolate il buon sonno con qualche trucco tipo: pasti leggeri prima di coricarsi, evitare stimoli visivi troppo forti, niente attività stressanti e stancanti, spegnere tv, computer e cellulare”.

E dopo il parto i compiti delle ostetriche non sono finiti: ci sono differenze nel seguire la neomamma in inverno o in estate?

“In estate siamo maggiormente esposti alla disidratazione, quindi alle donne che scelgono di allattare consigliamo di bere molta acqua. La sete da allattamento si sente ancora di più con il caldo. La cura dell’igiene della donna che ha appena partorito è molto importante, tanto più in estate, perché il caldo può favorire le infezioni soprattutto laddove ci siano punti di sutura”.

Foto: Pixabay

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