Bagni al mare, ecco la guida per genitori in vacanza

Bagno al mare e bambini: i consigli per mamma e papà

di Angelica Amodei

 

La Società Italiana di Pediatria ha preparato una guida utile per i genitori in vacanza con i bambini.

Quando possono fare il primo bagnetto al mare?

Il momento giusto per far fare il primo bagno in mare a un bambino dipende soprattutto da lui: ogni piccolo ha i suoi tempi. In generale, è preferibile aspettare che abbia almeno sei mesi, un’età in cui può iniziare ad apprezzare l’esperienza in acqua.

Alcuni bimbi, però, mostrano un’attrazione naturale per il mare anche prima dell’anno: si avvicinano gattonando, incuriositi dalle onde. Altri, al contrario, provano un certo timore. In questi casi è importante rispettarli: mai forzare un bambino a entrare in acqua se non se la sente.

Attenzione anche alla temperatura del mare: i bambini non regolano il calore corporeo come gli adulti, quindi è fondamentale che l’acqua non sia troppo fredda. Dopo il bagno, va sempre effettuato un risciacquo con acqua dolce e una buona asciugatura: la combinazione tra sale e sabbia, sulla pelle ancora bagnata, può infatti provocare fastidiose irritazioni.

Dopo mangiato si può fare il bagno?

La classica regola delle tre ore non è sempre necessaria. Non esiste una norma scientifica che imponga un tempo preciso di attesa: tutto dipende da cosa si è mangiato.

Se il bambino ha consumato un pasto pesante, ricco di fritti, salse o piatti elaborati, è prudente aspettare un po’. Ma se ha mangiato in modo leggero — ad esempio un piatto di pasta con olio e pomodoro, un po’ di pesce o carne — può anche tornare in acqua subito dopo.

L’importante è entrare gradualmente, iniziando da caviglie e polsi, poi stomaco e tempie. Questo serve a evitare lo sbalzo termico, che può causare malessere o, nei casi più gravi, perdita di coscienza. Per lo stesso motivo, è bene non entrare in mare se il bambino è troppo accaldato: meglio farlo rinfrescare prima all’ombra.

Quanto può durare il bagno?

Non c’è un tempo rigido, ma ci sono segnali da osservare. Se il bambino inizia ad avere brividi, se la pelle delle dita si raggrinzisce o se le labbra diventano bluastre, è ora di uscire dall’acqua. Ma, anche senza questi segnali, il bagno deve finire non appena il bambino non si sente più a suo agio. Il gioco in acqua deve essere sempre un momento piacevole, non una forzatura.

Foto: Pixabay

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