Come idratarci correttamente? Quali sono i segnali da non sottovalutare? Il sintomo della sete è già un segnale di disidratazione. I consigli della dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in Scienza dell’alimentazione
di Angelica Amodei
È arrivato il caldo: le temperature hanno raggiunto i 40 gradi in alcune città d’Italia. È facile la disidratazione nei bambini, ma anche negli adulti. Quali sono i segnali da non sottovalutare? E come si possono affrontare i primi malesseri legati al caldo eccessivo? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in Scienza dell’alimentazione.
Attenzione: la sete è già un sintomo di disidratazione
Spesso si beve solo quando si avverte la sete. Si tratta di un grave errore. Dice la dottoressa: “È già troppo tardi. La sete è un campanello d’allarme: indica che la disidratazione è già iniziata. Questo è particolarmente importante specie per i bambini e per gli anziani, che hanno un sistema di percezione della sete alterato. Spesso le persone avanti con gli anni non avvertono lo stimolo, anche se il loro corpo è già in carenza di liquidi. Inoltre, alcuni farmaci – come i diuretici utilizzati per la pressione alta – possono peggiorare la situazione. Per questo è fondamentale offrire loro da bere frequentemente, anche a piccoli sorsi, senza attendere che lo richiedano”.
Bambini: più vulnerabili al caldo
I più piccoli sono soggetti fragili e devono essere monitorati con attenzione. “Il corpo dei bambini contiene una percentuale d’acqua superiore rispetto a quello degli adulti, il che li rende più sensibili alla disidratazione. Inoltre, spesso non comunicano il bisogno di bere perché troppo piccoli o semplicemente distratti dal gioco. Sta a noi adulti ricordare e incoraggiare l’assunzione regolare di liquidi”.
I segnali da non ignorare
È importante imparare a riconoscere i sintomi iniziali della disidratazione per poter intervenire tempestivamente. “I primi segnali includono la secchezza delle mucose e della pelle, accompagnata da una riduzione della salivazione e dalla sensazione di bocca asciutta. Altri campanelli d’allarme sono affaticamento generale, pressione bassa, crampi muscolari, mancanza di appetito e debolezza. Le urine diventano più scure e concentrate. Se la situazione peggiora, possono insorgere nausea, vomito, tachicardia, difficoltà di concentrazione, calo dell’attenzione e disturbi visivi”.
Come reidratare rapidamente il corpo?
Bere acqua è il gesto più immediato ed efficace, ma esistono anche altri alleati preziosi. “Oltre all’acqua, possiamo puntare su frutta e verdura ad alto contenuto idrico. L’anguria, per esempio, è tra le migliori alleate: ricchissima d’acqua, fornisce anche magnesio e potassio, utili per mantenere stabile la pressione arteriosa e per reintegrare i minerali persi con la sudorazione. Ottimi anche melone, pesche, prugne e ananas”.
Un’idea utile e gradevole è frullare un frutto con un bicchiere d’acqua per creare una bevanda naturale e rinfrescante. Per esempio, anguria e acqua per un drink dissetante e gustoso. Bene anche latte e yogurt, che contengono circa l’80% d’acqua e apportano preziosi minerali. Da evitare invece succhi industriali troppo zuccherati, che stimolano la diuresi in modo eccessivo e disidratano ulteriormente l’organismo”.
Altri consigli utili
“In caso di necessità si possono utilizzare integratori multiminerali da sciogliere in acqua: sono pratici e pronti all’uso. È importante ricordarsi di bere anche prima di andare a dormire: durante la notte il corpo continua a perdere liquidi attraverso la traspirazione. Un bel bicchiere d’acqua appena svegli, inoltre, aiuta a ristabilire l’equilibrio idrico perso con il caldo notturno”. Oggi esistono numerose app gratuite che si possono scaricare sullo smartphone: permettono di tenere traccia dei liquidi assunti durante il giorno e inviano promemoria per ricordarci di bere. Un supporto pratico ed efficace per mantenere una corretta idratazione quotidiana.
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