Allerta caldo: come prevenire la disidratazione

Come idratarci correttamente? Quali sono i segnali da non sottovalutare? Il sintomo della sete è già un segnale di disidratazione. I consigli della dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in Scienza dell’alimentazione

di Angelica Amodei

 

È arrivato il caldo: le temperature hanno raggiunto i 40 gradi in alcune città d’Italia. È facile la disidratazione nei bambini, ma anche negli adulti. Quali sono i segnali da non sottovalutare? E come si possono affrontare i primi malesseri legati al caldo eccessivo? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in Scienza dell’alimentazione.

valentina schiro“Quando aumentano le temperature e l’umidità, il nostro organismo fatica di più a mantenere la corretta termoregolazione. Per questo motivo si suda maggiormente: è un sistema naturale di difesa che serve a dissipare il calore corporeo. Tuttavia, sudare molto comporta anche una perdita importante di liquidi e sali minerali, aumentando sensibilmente il rischio di disidratazione. Il colpo di calore, infatti, è una forma estrema di disidratazione, in cui si perde fino al 10% dell’acqua presente nel corpo. L’alimentazione gioca un ruolo importante nella prevenzione. La prima regola è semplice: bere almeno 10 bicchieri d’acqua al giorno, preferibilmente minerale. I liquidi e i sali in essa contenuti vengono assorbiti rapidamente. Un metodo più preciso per calcolare il fabbisogno idrico è considerare circa 30 ml di acqua per ogni chilo di peso corporeo. Quindi, ad esempio, chi pesa 60 chili dovrebbe assumere almeno 1 litro e 800 ml d’acqua al giorno”.

Attenzione: la sete è già un sintomo di disidratazione

Spesso si beve solo quando si avverte la sete. Si tratta di un grave errore. Dice la dottoressa: “È già troppo tardi. La sete è un campanello d’allarme: indica che la disidratazione è già iniziata. Questo è particolarmente importante specie per i bambini e per gli anziani, che hanno un sistema di percezione della sete alterato. Spesso le persone avanti con gli anni non avvertono lo stimolo, anche se il loro corpo è già in carenza di liquidi. Inoltre, alcuni farmaci – come i diuretici utilizzati per la pressione alta – possono peggiorare la situazione. Per questo è fondamentale offrire loro da bere frequentemente, anche a piccoli sorsi, senza attendere che lo richiedano”.

Bambini: più vulnerabili al caldo

I più piccoli sono soggetti fragili e devono essere monitorati con attenzione. “Il corpo dei bambini contiene una percentuale d’acqua superiore rispetto a quello degli adulti, il che li rende più sensibili alla disidratazione. Inoltre, spesso non comunicano il bisogno di bere perché troppo piccoli o semplicemente distratti dal gioco. Sta a noi adulti ricordare e incoraggiare l’assunzione regolare di liquidi”.

I segnali da non ignorare

È importante imparare a riconoscere i sintomi iniziali della disidratazione per poter intervenire tempestivamente. “I primi segnali includono la secchezza delle mucose e della pelle, accompagnata da una riduzione della salivazione e dalla sensazione di bocca asciutta. Altri campanelli d’allarme sono affaticamento generale, pressione bassa, crampi muscolari, mancanza di appetito e debolezza. Le urine diventano più scure e concentrate. Se la situazione peggiora, possono insorgere nausea, vomito, tachicardia, difficoltà di concentrazione, calo dell’attenzione e disturbi visivi”.

Come reidratare rapidamente il corpo?

Bere acqua è il gesto più immediato ed efficace, ma esistono anche altri alleati preziosi. “Oltre all’acqua, possiamo puntare su frutta e verdura ad alto contenuto idrico. L’anguria, per esempio, è tra le migliori alleate: ricchissima d’acqua, fornisce anche magnesio e potassio, utili per mantenere stabile la pressione arteriosa e per reintegrare i minerali persi con la sudorazione. Ottimi anche melone, pesche, prugne e ananas”.

Un’idea utile e gradevole è frullare un frutto con un bicchiere d’acqua per creare una bevanda naturale e rinfrescante. Per esempio, anguria e acqua per un drink dissetante e gustoso. Bene anche latte e yogurt, che contengono circa l’80% d’acqua e apportano preziosi minerali. Da evitare invece succhi industriali troppo zuccherati, che stimolano la diuresi in modo eccessivo e disidratano ulteriormente l’organismo”.

Altri consigli utili

“In caso di necessità si possono utilizzare integratori multiminerali da sciogliere in acqua: sono pratici e pronti all’uso. È importante ricordarsi di bere anche prima di andare a dormire: durante la notte il corpo continua a perdere liquidi attraverso la traspirazione. Un bel bicchiere d’acqua appena svegli, inoltre, aiuta a ristabilire l’equilibrio idrico perso con il caldo notturno”. Oggi esistono numerose app gratuite che si possono scaricare sullo smartphone: permettono di tenere traccia dei liquidi assunti durante il giorno e inviano promemoria per ricordarci di bere. Un supporto pratico ed efficace per mantenere una corretta idratazione quotidiana.

Foto: Pixabay

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