Sicurezza in auto, pochi usano le cinture posteriori ma più attenzione ai bebè

Nove italiani su dieci utilizzano sempre la cintura di sicurezza anteriore ma molti guidano sotto l’effetto dell’alcol. Lo dice la fotografia scattata da Passi dell’Istituto Superiore di Sanità. Si ha maggiore pratica con l’uso dei seggiolini per bambini

di Redazione Mamme Magazine

 

Le persone meno istruite usano di meno i dispositivi di sicurezza in auto: se nove italiani su dieci utilizzano sempre la cintura di sicurezza anteriore, la percentuale diminuisce drasticamente per quelle posteriori, usate soltanto da un intervistato su tre. Da segnalare che una percentuale significativa di persone inoltre continua a guidare sotto l’effetto di alcol. Sono alcuni dei dati del biennio 2023-24 della sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità.

I seggiolini

Attenzione maggiore all’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini. Si passa dal 24 per cento del 2011 di non utilizzo o di utilizzo inadeguato al 17 per cento del 2024, che ha riferito di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza.

Nelle Regioni meridionali la quota tocca il 24 per cento ( contro il 13 nel Centro e 12 per cento nelle Regioni settentrionali). Il non utilizzo, o l’utilizzo “inadeguato” dei seggiolini/adattatori per il trasporto dei bambini in auto, è più frequente tra le persone con maggiori difficoltà economiche (24 contro 15 per cento fra le persone senza difficoltà economiche).

Adulti e cinture

Risulta diffuso l’uso delle cinture anteriori tra gli adulti intervistati ma non si raggiunge la copertura totale richiesta dalla legge: nel biennio 2023-2024 è stata utilizzata dall’87 per cento del campione, sia come guidatore che come passeggero sul sedile anteriore. Aumenta via via l’uso delle cinture posteriori, sino al 2015 sempre molto meno frequente (usata da solo il 20 per cento circa degli intervistati), Nel biennio 2023-2024 si arriva al 34 per cento di uso, secondo quanto riferito dagli intervistati.

Il casco

Sembra una pratica consolidata anche l’uso del casco in motocicletta/motorino, indossato – nel biennio 2023-2024 – dal 96 per cento degli intervistati nei 12 mesi precedenti l’intervista.

Cosa cambia tra Nord e Sud Italia

Significative le differenze geografiche, a sfavore delle Regioni meridionali sia per l’uso delle cinture in auto (uso costante delle cinture posteriori in auto è pari al 18% nel Sud vs 54% nel Nord del Paese) che del casco in motocicletta/motorino (93% nel Sud vs 98% nel Nord).

Anche le differenze sociali nell’uso dei dispositivi di sicurezza alla guida sono rilevanti e significative: è meno frequente l’uso del casco fra le persone meno istruite (84 contro il 98 per cento fra i laureati) o con più difficoltà economiche (91% vs 97% fra chi non ha difficoltà economiche), così come l’utilizzo della cintura posteriore (29% fra i meno istruiti contro il 37% fra i laureati e 28% fra chi riferisce molte difficoltà economiche rispetto al 38% fra chi non ne ha).

Alcol e guida

Sei intervistati su cento hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista. Preoccupante per il maggiore rischio di incidenti la quota di giovanissimi alla guida dopo aver assunto bevande alcoliche, anche se non significativamente diversa dal resto della popolazione

Ha guidato dopo l’assunzione di alcol il 5 per cento degli intervistati tra i 18 e i 21 anni, rischiando oltretutto di incorrere in una sanzione certa poiché in questa fascia d’età la soglia legale di alcolemia consentita è pari a zero. La guida sotto l’effetto dell’alcol è in ogni caso più frequente nella fascia d’età 25-34 anni (7%), tra gli uomini (7% vs 3% fra le donne) e le Regioni settentrionali sono più esposte al fenomeno.

Le pattuglie stradali

Una persona su quattro, nel biennio 2023-2024, riferisce di essere stato fermato dalle forze dell’ordine nei 12 mesi precedenti l’intervista mentre era alla guida di un’auto o una moto (mediamente due volte in un anno). Il 9 per cento di loro è stato sottoposto a etilotest. I controlli da parte delle forze dell’ordine con etilotest sono uno strumento di provata efficacia per la riduzione della mortalità dovuta agli incidenti stradali,

Foto: Pixabay

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